Due amici morti in casa e un terzo in ospedale: giallo a Catanzaro, avevano trascorso la serata insieme
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Mistero nella piccola comunità di Falerna, comune della provincia di Catanzaro, dove nelle scorse ore due uomini sono stati rinvenuti senza vita nelle rispettive abitazioni e un terzo invece è stato portato d’urgenza in ospedale dopo aver trascorso la serata insieme. La drammatica scoperta è avvenuta nella mattinata di oggi venerdì 28 febbraio, nel centro storico della cittadina sulla fascia tirrenica lametina.
I corpi ritrovati quando i familiari hanno rinvenuto i tre amici privi di senso a letto, nelle loro case situate a poche centinaia di metri l’uno dall’altra. Inutili i successivi soccorsi medici per i due uomini di 46 anni e 39 anni che sono stati poi dichiarati morti sul posto. Trasportato in ospedale, invece, il terzo amico che poi è stato dimesso diverse ore dopo.
Una serie di coincidenze che hanno fatto scattare le indagini dei carabinieri che però al momento mantengono il massimo riserbo sullo sviluppo degli accertamenti in corso. Si tratta infatti di tre amici che ieri pare abbiano trascorso alcune ore insieme. L'uomo portato in ospedale, prima di essere dimesso, sarebbe stato sentito dai carabinieri che conducono le indagini, ma su questo aspetto vige il massimo riserbo.
Al momento restano ignote le cause dei decessi dei due uomini sui quali è stata disposta l’autopsia da parte della Procura di Lamezia Terme per accertare causa di morte e tempi. Un primo esame esterno dei corpi sul posto da parte del medico legale comunque non avrebbe riscontrato segni evidenti di violenza sulle due vittime e nelle abitazioni non sarebbero state trovate tracce di sangue o elementi che indicano una colluttazione.
L'unica cosa che pare certa al momento dunque è che non si tratterebbe di una morte violenta. Gli inquirenti al momento si stanno concentrando sulle ultime ore prima del rinvenimento dei corpi per ricostruire cosa abbiano fatto i tre nella serata di giovedì e se vi sia effettivamente un collegamento tra i fatti. Tra le prime ipotesi, ancora tutte da confermare, la possibile ingestione di sostanze nelle ore precedenti al decesso.