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Due neonati ricoverati a Modena per la “sindrome del bambino scosso”: indagati i genitori

Due bambini intorno ai 4-5 mesi di vita sono stati ricoverati al Policlinico di Modena per la “sindrome del bambino scosso”: entrambe le coppie di genitori, tutti di nazionalità italiana, sono state denunciate per maltrattamenti.
A cura di Ida Artiaco
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Due bambini sono stati ricoverati nelle scorse ore a Modena per la "sindrome del bambino scosso" (conosciuta anche come shaken baby syndrome). I loro genitori, tutti e quattro di nazionalità italiana, sono stati denunciati per maltrattamenti. Come riporta Repubblica, in entrambi i casi le mamme e i papà sono stati allontanati dai figli.

I due piccoli, intorno ai 4-5 mesi di vita, sono arrivati al pronto soccorso, dove sono stati riscontrati traumi provocati dalla "sindrome del bambino scosso": i neonati sono stati cioè scossi in modo violento, forse a seguito di una crisi di pianto che i genitori volevano interrompere.

Si tratta però di movimenti molto pericolosi, perché, come ricorda il direttore di Pediatria del Policlinico di Modena, Lorenzo Iughetti, sono movimenti ripetuti simili "a quando noi siamo tamponati in auto; sono come decine di tamponamenti che il bambino subisce". I piccoli scossi cessano di piangere non perché si calmino improvvisamente e nemmeno per lo spavento, "ma perché in realtà sono andati in coma".

Il movimento violento può infatti determinare lesioni cerebrali estremamente serie, fino al coma e alla morte del bambino. Scuotendo violentemente un neonato, che non ha muscoli cervicali formati, il cervello si muove liberamente all’interno del cranio, provocando ecchimosigonfiore e sanguinamento dei tessuti. Se il piccolo nei giorni successivi all'evento è affetto da sintomi quali vomitoinappetenzadifficoltà di suzione o deglutizione, estrema irritabilità o letargia bisogna cominciare a preoccuparsi.

Tra gli altri sintomi della sindrome ci sono rigidità o cattiva postura, difficoltà respiratorie, aumento della circonferenza cranica disarmonico rispetto a peso e altezza, difficile controllo del capo o frequenti pianti inconsolabili. In Italia non esistono dati epidemiologici certi per quanto riguarda questa sindrome, ma si ipotizza che l’incidenza sia di 3 casi ogni 10mila bambini di età inferiore a 1 anno.

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