Due indagati per il 17enne ucciso fuori dalla discoteca a Campi Bisenzio: accoltellato da più persone
Sono vicine a una svolta le indagini per la morte del 17enne ucciso a coltellate in strada all’alba di domenica a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, dove aveva trascorso la nottata in una discoteca. Sul registro degli indagati sono finiti due giovani individuati dalla Procura fiorentina come coinvolti nella vicenda anche se contro di loro non è stato emesso alcun provvedimento restrittivo ma solo un avviso di garanzia e quindi rimangono a piede libero.
Si tratta di due ventenni del posto che potrebbero aver avuto un ruolo in quanto accaduto prima dell'accoltellamento fatale del 17enne. Le indagini dei carabinieri, infatti, sembrano indirizzate verso un'aggressione da parte di un branco dopo una lite, forse nata dopo un diverbio nella discoteca. Per questo si stanno analizzando nel dettaglio tutti i video delle telecamere di sorveglianza nella zona attorno al locale e quelle interne alla discoteca.
"I carabinieri hanno acquisito le registrazioni delle videocamere di sicurezza immediatamente", alle 7 del mattino del 29 dicembre" ha spiegato il direttore della discoteca Glass Globe di Campi Bisenzio, assicurando che quella sera nel locale non è accaduto nulla di particolare che potesse fare pensare poi a quanto accaduto all'esterno una volta chiusi i battenti.
"Noi abbiamo chiuso alle 4 e siamo andati a letto tranquilli, la strada era libera, non c'era nessuno", ha spiegato il gestore, aggiungendo che "è assolutamente impossibile che qualcuno sia entrato un coltello perché abbiamo sei persone all'ingresso che perquisiscono tutti da capo a piedi col metal detector". "Il ragazzo non era un cliente abituale. So che alcuni addetti alla sicurezza hanno parlato con lui perché a un certo punto voleva uscire per andare a prendere un po' d'aria, tutto qua" ha concluso.
Secondo alcuni testimoni che abitano in zona, l'attacco sarebbe avvenuto oltre un'ora dopo la chiusura, fra le 5 e le 5.30, quando hanno udito grida, minacce e trambusto da parte di più persone in strada. "Ho sentito grida come ‘Ti ammazzo', si sentiva urlare in continuazione, poi ‘Scappiamo, scappiamo’ dicevano. Parlavano italiano" ha raccontato un testimone a La Nazione. In attesa dell'autopsia, fissata per il 2 gennaio all'istituto di Medicina legale di Firenze, una prima ispezione cadaverica ha fatto ipotizzare che il 17enne sia stato colpito da più persone visto che aveva più ferite da arma da taglio di diversa natura sia al ventre che alla schiena.