Sette ergastoli al serial killer di Cipro: tra le vittime cinque donne e due bambine
Sette ergastoli a Nikos Metaxas. Il serial killer di Cipro che ha ucciso sette vittime, tra cui due bambine, rispettivamente di 5 e 8 anni, figlie di due vittime, non uscirà mai più dal carcere. "Impegnato in una campagna per uccidere donne indifese" lo hanno definito i giudici che lo hanno riconosciuto colpevole di 12 capi d’accusa riferiti a 7 rapimenti e altrettanti omicidi. Vittime cinque collaboratrici domestiche di origine straniera e due bambine, figlie di due delle donne uccise. Metaxas, 35 anni, militare dell’esercito greco-cipriota, ha commesso i delitti nell’arco di tre anni, tra settembre 2016 e agosto 2018, ma secondo i sospetti degli inquirenti i casi potrebbero essere molti di più.
Le vittime erano tutte donne due i origine filippina, una nepalese e l’ultima romena e tutte collaboratrici domestiche, una professione che a Cirpo è sottopagata ed espone che operatrici, quasi tutte donne, a ogni genere di pericolo. Il dato è emerso proprio grazie al caso del serial killer e ha destato l'attenzione dell istituzioni che hanno sempre ignorato il fatto che donne provenienti dalle Filippine, Vietnam, Sri Lanka, India e Nepal lavorassero in condizioni di schiavitù, sottopagate (con un salario di 400 euro mensili) e con turni di 12-14 ore. Proprio tali condizioni riducono le donne alla stregua di una proprietà dai loro datori di lavoro, tanto che la maggior parte delle lavoratrici domestiche si ritengono praticamente obbligate ad accondiscendere alle loro voglio e ai loro desideri.
Metaxas era solito adescare le donne attraverso un sito di incontri e dopo averle ammazzate ne scaricava il corpi in un lago a Mitsero, 32 chilometri a ovest di Nicosia, dove sono stati ritrovati i corpi di Livia Florentina Bunea, della figlia di 8 anni Elena Natalia, di Maricar Valdez Arquila, tre delle sue vittime, tutte credute scomparse. Un mese fa, il presidente di Cipro Nicos Anastasiades ha disposto la revoca dell’incarico del capo della polizia Zacharias Chrysostomou per non aver indagato efficacemente sui casi di donne e ragazze scomparse. Per lo stesso motivo ache il ministro della Giustizia Ionas Nicolau è stato rimosso dall'incarico.