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Due detenuti evasi dal carcere Regina Coeli: si sono calati con lenzuola intrecciate

Hanno intrecciato lenzuola per poi calarsi ed evadere: è accaduto al carcere di Regina Coeli. Grande polemica su sovraffollamento e carenza di personale: “Zone totalmente prive di sentinelle”.
A cura di Carmine Della Pia
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evasi dal carcere regina coeli

Sono riusciti a scappare dal carcere proprio come nei film: calando lenzuola intrecciate. Due detenuti sono evasi questa mattina dal carcere romano di Regina Coeli: dopo aver segato le sbarre, si sono calati grazie a lenzuola intrecciate. Gli agenti hanno scoperto la fuga questa mattina alle 8.30, i detenuti erano stati visti per l'ultima volta alle 3 di notte, durante l'ultimo controllo. Dalle telecamere installate è stato possibile stabilire l'orario dell'operazione, avvenuta tra le 3 e le 6 di questa notte. Nella capitale è scattata la caccia all'uomo, mentre monta la polemica sul sovraffollamento del carcere, in netta contrapposizione alla carenza di personale, e, quindi, di controlli necessari.

Grave carenza di personale al Regina Coeli

Un romeno di 25 anni e un albanese di 29 erano rinchiusi nella seconda sezione del carcere di Regina Coeli, a Roma. Tra le 3 e le 6 di questa notte, i detenuti hanno messo a segno il piano: evadere calandosi con delle lenzuola intrecciate. Il segretario generale dell"Osapp' (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria), Leo Balducci, ha dichiarato: "I due detenuti si sono dapprima calati dal terzo al secondo piano e poi, agganciandosi al muro di cinta, sono scesi all'esterno dandosi alla fuga". Il romeno era rinchiuso nel carcere di Regina Coeli dallo scorso 3 ottobre per una serie di rapine in banca, mentre l'albanese era in galera dallo scorso 18 novembre per rapina e ricettazione. Un terzo detenuto avrebbe dovuto seguire i due, ma qualcosa è andato storto, "perché sono troppo grosso", ha affermato.

Il coordinatore regionale Fns Cisl, Massimo Costantino, denuncia: "Questa evasione avviene in una struttura che presenta un elevato sovraffollamento di detenuti, grave carenza del personale di polizia penitenziaria e gravi carenze strutturali". Leo Beneduci biasima, poi, la carenza di personale: "A Regina Coeli i detenuti sono più del doppio del consentito, e superano del 25 per cento persino la capienza massima raggiungibile, ma il vero problema riguarda la carenza di personale di polizia penitenziaria, tant'è che i due si sono potuti agganciare al muro di cinta per poi calarsi nelle vicinanze di una delle garitte prive di sentinelle da tempo".

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