Due chili di droga nell’intestino, arrestato tanzanese
Trasportare circa cinquemila dosi di droga nell'intestino non è cosa semplice. Ancor più difficile è riuscire ad espellerla. È la strana storia di un 32enne originario della Tanzania che è stato fermato all'aeroporto di Firenze dai militari della Guardia di Finanza. Il giovane era stato assoldato come uno dei tanti corrieri della droga. Questa volta però la quantità nascosta nel proprio corpo era davvero proibitiva: due chili di eroina racchiusa in 119 ovuli.
Una quantità enorme che ha necessitato di una settimana per riuscire a tornare alla luce. L'uomo è stato arrestato dalle fiamme gialle all'aeroporto toscano nel corso di controlli di routine sui passeggeri. I militari hanno controllato la lista d'imbarco dei passeggeri per verificare se ci fossero anomalie. Il personale di stanza sul posto era già stato avvertito della possibilità che vi fossero dei quantitativi di droga in arrivo. Sospetto confermato dall'analisi dei dati a disposizione dei militari. I finanzieri hanno infatti controllato il cittadino straniero i cui dati sembravano sospetti.
Il 32enne, proveniente dal Kenia, aveva un visto di un solo mese ma un bagaglio molto minuto per la permanenza nel paese. I militari alla semplice richiesta del motivo della visita non hanno ottenuto una risposta plausibile e hanno ritenuto di dover compiere altri accertamenti. Invitato il tanzanese a seguirli in una stanza appartata hanno poi eseguito la perquisizione che però ha dato esito negativo. I sospetti però su quel visitatore sono rimasti intatti e le fiamme gialle hanno ottenuto di far ricoverare il 32enne nel vicino ospedale di Careggi per un esame radiografico.
Proprio grazie alle lastre si è scoperta l'enorme quantità di droga trasportata nell'intestino dall'uomo. Eroina di tipo purissimo che se immessa sul mercato sarebbe stata tagliata in circa cinquemila dosi per un ricavo nella vendita al dettaglio di circa duecentomila euro. Per il viaggio al 32enne era stato offerto molto meno visto che la promessa era di quattromila euro di compenso. Solo ad una settimana dall'ingerimento della grande quantità di capsule l'uomo è riuscito ad espellere tutta la sostanza scongiurando qualsiasi danno alla propria salute. L'uomo è stato poi condotto al carcere di Firenze – Sollicciano in attesa del processo. Grave l'accusa ai suoi danni: traffico transnazionale di sostanze stupefacente aggravato dalla ingente quantità dello stesso.