Due bimbi carbonizzati nel bresciano, il padre minacciava: “Li ammazzo”

E' una storia tragica quella che emerge dal caso dei due bimbi carbonizzati nell'incendio dell'abitazione del padre a Ono San Pietro, in Valcamonica nel brescbimbi ciano, con denunce per stalking a carico del padre e minacce dirette di morte. Come ha denunciato la madre dei piccoli immediatamente dopo il tragico evento infatti le minacce da parte dell'ex marito a cui aveva cercato di togliere anche la patria potestà erano continue e violente. Una tragedia annunciata dunque, con ben dieci querele dal 2010 ad oggi senza nessun risultato concreto. Come ha spiegato l'avvocato della donna, Pier Luigi Milani, gli avvertimenti dell'uomo  spesso sfociavano in minacce dirette di morte, in almeno un caso rivolto alla signora avrebbe detto "ammazzo te e tua madre. L'unico modo per farti del male, mi porto via i bambini 15 giorni e te li ammazzo".

Sempre secondo l'avvocato infatti l'uomo "era ossessionato dall'idea di fargliela pagare, non accettava di essere stato lasciato e la insultava, anche davanti ai bambini". Per uno scherzo del destino proprio la mattina di lunedì 15 luglio all'uomo era arrivato il decreto di citazione per il processo penale per stalking che fissava la prima udienza ad ottobre". La procura di Brescia intanto ha aperto un fascicolo contro ignoti per duplice omicidio confermando che la tesi dell'incidente viene esclusa. Il padre dei due piccoli  di 12 e 9 anni rimasto bruciato anche lui nell'incendio è ora ricoverato in fin di vita all'ospedale con ustioni su oltre l'85 per cento del corpo.