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Guerra in Ucraina

Due anni di guerra in Ucraina, Save The Children: “360mila bambini vivono sotto le bombe”

A due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina 630mila bambini sfollati hanno fatto ritorno nelle loro case; 360mila di loro abitano in zone quotidianamente a rischio bombardamenti. Lo rivela uno studio di Save The Children.
A cura di Davide Falcioni
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A due anni dallo scoppio della guerra in Ucraina 630mila bambini sfollati hanno fatto ritorno nelle loro case ma vivono in condizioni di estremo bisogno, tra pericoli, distruzione e povertà; 360mila di loro sono tornati nelle città più bersagliate dai bombardamenti e teatro di combattimenti quotidiani. A renderlo noto un dossier di Save The Children, secondo cui la guerra ha determinato la crisi di sfollamento più rapida in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale.

Quanti sono i bambino sotto le bombe in Ucraina

"Nei due anni trascorsi dall'escalation del conflitto in Ucraina, avvenuta il 24 febbraio 2022, milioni di persone sono fuggite per mettersi in salvo, oltre 15 milioni di persone hanno abbandonato le proprie case. Ancora oggi, 6,3 milioni di ucraini sono rifugiati all'estero e 3,7 milioni sono sfollati all'interno del Paese", spiega Save The Children, aggiungendo che a due anni di distanza, malgrado la guerra continui e ogni giorno si verifichino attacchi aerei ed esplosioni, oltre 4,5 milioni di persone sfollate sono tornate a casa, tra cui 1,1 milioni di bambine e bambini.

Di questi, circa 630 mila minorenni sono tornati in situazioni di povertà e pericolo, e tra loro circa 360 mila sono rientrati nelle regioni colpite dalla guerra e in prima linea, tra cui Dnipro, Kharkiv, Mykolaiv, Odessa e Sumy, secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM). Lo studio afferma che la maggior parte dei bambini rientrati è stata spinta a una condizione di "estremo bisogno": sono tornati in case e infrastrutture danneggiate e hanno il 62% in più di probabilità di trovarsi in condizioni di estremo bisogno rispetto al resto della popolazione.

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"I bambini in Ucraina hanno sopportato due lunghi anni di violenza e distruzione. Molte famiglie sono state costrette a lasciare le loro case in cerca di sicurezza e hanno scelto di tornare non appena è stato possibile farlo. Per loro, nessun posto è come la loro casa e noi dobbiamo rispettare la loro volontà di essere nel luogo a cui appartengono", ha dichiarato Sonia Khush, Direttrice di Save the Children Ucraina. "Entrando nel terzo anno di guerra, la nostra attenzione si sposta sull'aiuto alle comunità colpite dal conflitto a ricostruire e a riprendersi, in modo che le famiglie abbiano gli strumenti per ricominciare la loro vita e i bambini possano essere bambini – imparare, giocare e ridere insieme ai loro amici – nonostante le atrocità che li circondano".

I dati globali sui bambini sfollati

Non c'è però solo l'Ucraina. Nel mondo, infatti, il maggior numero di bambini costretti a lasciare le loro case nel 2023, 4,1 milioni, si è registrato in Sudan, dopo lo scoppio della guerra lo scorso aprile; 3,3 milioni sfollati interni, mentre altri 850 mila bambini sono fuggiti nei Paesi vicini, tra cui il Sud Sudan, il Ciad, la Repubblica Centrafricana e l'Egitto.

La Somalia ha fatto registrare il secondo maggior spostamento forzato di popolazione infantile nel 2023, soprattutto a causa di inondazioni, siccità, conflitti e insicurezza. Circa 1,6 milioni di minori potrebbero essere stati sfollati internamente o esternamente nel 2023, portando il numero totale di bambini sfollati in Somalia a 2,4 milioni.

Anche i Territori palestinesi occupati figurano tra i primi cinque luoghi in cui la situazione è peggiorata maggiormente nel 2023. L'analisi di Save the Children ha rilevato che, al 21 dicembre 2023, circa 890 mila bambini avevano lasciato le loro case a Gaza in seguito all'avvio delle operazioni militari israeliane in risposta agli attacchi subiti il 7 ottobre. Alla fine del 2023, la percentuale di popolazione sfollata a Gaza in sole 10 settimane era una delle più alte registrate a livello globale.

Attualmente, più di 1,3 milioni di civili palestinesi, tra cui più di 600 mila bambini, sono intrappolati nell'area di Rafah, con il rischio di un attacco da un momento all'altro. La guerra a Gaza è oggi tra le più sanguinose e distruttive della storia recente e ha portato alla registrazione di una serie di gravi violazioni contro i bambini, a un ritmo senza precedenti.

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