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Drogata e violentata durante festa in spiaggia, soccorsa sotto choc la mattina dopo: indagini in corso

Una turista svizzera di 40 anni ha denunciato di essere stata drogata e violentata durante una festa in spiaggia a Bogliasco, in provincia di Genova. Gli abusi sarebbero avvenuti alla fine del mese di agosto. Ora sul racconto della donna stanno indagando i Carabinieri del Comando Provinciale.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Una turista svizzera di 40 anni ha denunciato di essere stata drogata e violentata durante una festa in spiaggia a Bogliasco, in provincia di Genova, alla fine del mese di agosto. Ora sul racconto della donna stanno indagando i Carabinieri del Comando Provinciale coordinati dalla Procura.

I militari stanno cercando di ricostruire i fatti e di rintracciare i presunti autori degli abusi sessuali, come riporta Il Secolo XIX. Vige il massimo riserbo sulle indagini in corso, rese difficili anche dalla frammentarietà del racconto della vittima, dovuto probabilmente allo stordimento provocato dalle sostanze assunte.

La turista era stata trovata in spiaggia sotto choc da alcuni passanti. "C’è una ragazza in stato confusionale, dice di essere stata violentata da degli sconosciuti e che forse l’hanno drogata", avrebbero detto al 118.

La 40enne stata portata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Galliera, centro di riferimento per le violenze sessuali, dove i medici hanno confermato il rapporto subito. Dagli esami sono emersi anche graffi e lividi compatibili con l’aggressione e il tentativo della donna di difendersi.

I militari stanno analizzando anche le immagini delle telecamere situate nella zona della violenza, nella speranza di trovare dettagli utili per le indagini. L’ipotesi è che la donna non conoscesse gli aggressori, li avrebbe incontrati la sera stessa in cui è consumata la violenza, probabilmente proprio durante la festa a cui avrebbe preso parte.

Nel frattempo si sta cercando di capire quale sostanza sia stata fatta assumere alla turista, non si esclude che possa trattarsi anche del GHB, la droga dello stupro. Sul caso indaga la Procura e il fascicolo d’indagine è stato assegnato ai pubblici ministeri del pool che si occupa delle “fasce deboli”, coordinato dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati.

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