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Droga spedita per errore alla sede dell’Onu

Sedici chili di cocaina nascosti tra le pagine di libri tagliate ad arte. A commettere l’errore è stato uno spedizioniere di Cincinnati. La droga è stata inviata per sbaglio al “palazzo di vetro” di New York proveniva dal Messico.
A cura di Vincenzo Sbrizzi
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Nazioni Unite

Sembrava uno dei tanti pacchi che vengono recapitati al palazzo di vetro di New York. Una insignificante parte dell'immensa quantità di corrispondenza che arriva alla sede di New York dell'Onu. Ma quando in segreteria hanno visto il logo delle Nazioni Unite grossolanamente contraffatto si sono subito insospettiti e gli addetti hanno avvisato la polizia. Nessun pacco bomba o sostanze velenose però, ma un contenuto ancor più stupefacente. Proprio questo l'aggettivo più adatto per definire l'oggetto in questione.

All'interno di libri tagliati ad arte, c'erano sedici chili di cocaina. Cocaina divisa tra i volumi e recapitata per errore alla sede Onu di New York. L'episodio si è verificato una settimana fa ma è stato reso noto dall'organizzazione e dalla polizia newyorkese solo adesso. Il quantitativo di sostanza stupefacente è stato subito posto sotto l'analisi della Dea, l'agenzia americana che si occupa del contrasto al traffico di droga. Il risultato è stato che la sostanza era di ottima qualità ed è stata inviata dal Messico.

Nel suo viaggio verso gli Stati Uniti il pacco è passato da uno spedizioniere di Cincinnati che avendo visto il logo simile a quelle delle Nazioni Unite, ha provveduto a spedirlo alla sede centrale. Un equivoco che ha rischiato di mettere non poco in imbarazzo una delle più importanti organizzazioni mondiali. Anonimi sia il mittente che l'indirizzo di provenienza, secondo gli investigatori la droga è stata spedita per sbaglio negli Stati Uniti.

La Dea ipotizza infatti che il pacco sarebbe dovuto rimanere in Messico anche perché ha ritenuto troppo grossolana l'imitazione del logo per sperare di passare così i controlli. I fatti hanno dimostrato esattamente il contrario e grazie ad una piccola disattenzione il pacco ha fatto più strada di quanto effettivamente avrebbero voluto i mittenti. Le due confezioni nelle quali sono stati rivenuti i sedici chili di sostanza avevano un valore tutt'altro che trascurabile. Se rivenduta la droga al dettaglio sarebbe valsa circa due milioni di dollari.

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