Droga nel carcere di Biella, coinvolti nello spaccio agenti e detenuti: “Vero e proprio caos”
Un'inchiesta sulla Casa Circondariale di Biella è stata aperta dalla Procura locale dopo un blitz della polizia giudiziaria avvenuto questa mattina. La struttura, tenuta sotto controllo da tempo, era già oggetto di indagine negli ultimi anni per presunti pestaggi sui detenuti e spaccio di droga. Le attività della squadra mobile si stanno allargando anche nel resto del Piemonte, in Lombardia e in altri comuni italiani. Al momento sono 56 le ordinanze cautelari disposte in tutto il Paese.
Nelle prime ore del mattino, gli agenti di Biella hanno dato il via ad un'operazione all'interno del carcere di viale dei Tigli, nel quale sarebbe stata introdotta della droga grazie all'appoggio di alcuni detenuti e personale della polizia penitenziaria.
Agli arresti domiciliari sono finiti tre agenti ritenuti responsabili del traffico illecito di sostanze stupefacenti. La droga sarebbe stata introdotta tramite pacchi postali inviati ai carcerati o lanciata dall'esterno delle mura della casa circondariale. Inoltre, agli agenti sarebbero stati destinati dai 600 ai 1500 Euro a pacco.
A proposito dell'inchiesta partita questa mattina, la procuratrice di Biella, Teresa Angela Camelio ha dichiarato: "La situazione che diversi anni fa mi venne personalmente fatta presente da alcuni rappresentanti della polizia penitenziaria, nel corso di un colloquio in procura, non solo è immutata ma è implosa, dando origine a un vero e proprio caos".
Sul caso si è espresso anche il Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Delmastro durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi: "Per il caso di cessione di sostanze stupefacenti, qualora confermato il quadro indiziario e accusatorio che c'è in questo momento, saremo assolutamente inflessibili".
Non è la prima volta che il carcere di Biella finisce al centro di un'inchiesta. Già in passato, la procura aprì un'indagine su presunte torture ai danni dei detenuti. In quell'occasione 23 agenti furono sospesi dal servizio, un provvedimento che poi venne annullato dal Tribunale del riesame di Torino.