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Droga, 20 arresti in tre regioni italiane. Tra le accuse c’è anche l’omicidio

Venti arresti tra Calabria, Lombardia ed Emilia Romagna per una vasta operazione antidroga. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile della questura di Reggio Calabria e dal commissariato di Condofuri.
A cura di B. C.
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 Dalla Calabria, alla Lombardia passando per l’Emilia Romagna.  La Polizia di Stato del capoluogo reggino  sta eseguendo dalle prime ore dell’alba una vasta operazione antidroga nelle varie regioni italiane. condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Commissariato di Condofuri nei confronti dei componenti di un sodalizio criminale operante nella provincia reggina. L'inchiesta ha portato all'emissione di 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere ed agli arresti domiciliari. I reati contestati agli arrestati vanno dall'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, alla vendita, detenzione, trasporto e cessione illecita di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed eroina. Al vaglio degli inquirenti anche le responsabilità per un decesso per overdose.

L'operazione ha avuto inizio a seguito delle indagini avviate dalla sezione antidroga della squadra mobile e dal Commissariato di Condofuri nel 2009 e andate avanti sino al 2011. Nell'inchiesta viene contestato anche un episodio di estorsione. Per ottenere il pagamento di una cessione di sostanza stupefacente, sarebbe stata minacciata la madre di uno degli acquirenti a cui avrebbero fatto picchiare il figlio tossicodipendente qualora non avesse pagato il debito. Dalle indagini della polizia è emerso un ingente traffico di droga, riconducibile ad una associazione criminale con base operativa a Melito Porto Salvo e con una rete di distribuzione estesa dal versante ionico alla città di Reggio Calabria fino a Villa San Giovanni. Per limitare i controlli delle forze dell'ordine, gli spacciatori stabilivano anticipatamente con gli acquirenti luoghi d'incontro e i quantitativi delle cessioni. Anche uno squillo di telefono era sufficiente per far capire all'interlocutore cosa fare e dove andare. In caso di cambiamenti di programma, era necessario un messaggio e gli accordi venivano subito rettificati.

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