Incidente al circo Orfei, trapezista cade durante lo spettacolo: cranio fratturato, ma è fuori pericolo
Una trapezista è precipitata nel vuoto mentre si stava esibendo nella sua performance senza rete di protezione. L'incidente, nella serata di ieri 28 ottobre, è avvenuto nel circo Greca Orfei di Terlizzi, in provincia di Bari. La donna, 24enne di origini ucraine, è stata portata in codice rosso al Policlinico e dopo ore di apprensione per il suo stato di salute è stato reso noto che è fuori pericolo.
L'acrobata è cosciente e lucida e per il momento non sarà operata. Attualmente è ricoverata nel reparto di chirurgia video-laparoscopica. Nella caduta ha riportato una contusione epatica, una importante frattura maxillo-facciale e traumi vertebrali. Dopo una seconda Tac di controllo si deciderà un eventuale intervento.
La giovane, tramite una storia pubblicata su Instagram e condivisa dal circo Greca Orfei, ha rassicurato tutti: "Ciao, mi chiamo Mineri e sono una acrobata. Ieri con mio grande rammarico è avvenuto un incidente e sono caduta al mio attrezzo. Attualmente sono in ospedale per un controllo. I medici dicono che tornerò presto in forma, non è successo niente di più grave, sono viva e lavorerò per molto tempo". Anche lo staff del circo comunica che "gli spettacoli si svolgeranno regolarmente".
Stando a quanto accertato, la circense stava eseguendo una piroetta sui tessuti, quando ha perso la presa ed è caduta sbattendo con forza la testa. Uno spettatore ha immortalato la scena con il suo smartphone: la ragazza è precipitata da un'altezza di circa quattro metri, battendo violentemente la testa sul pavimento. Lo spettacolo è stato poi subito interrotto.
Immediatamente sul posto sono arrivati gli uomini del 118. La 24enne, dopo le prime cure del caso, è stata trasportata d'urgenza, in codice rosso, al nosocomio del capoluogo. Ha riportato una importante frattura al cranio oltre a varie lesioni in varie parti del corpo, tra cui – quella più grave – al fegato.
I rilievi per chiarire la dinamica dell'incidente sono, intanto, nelle mani dei militari della locale Tenenza coordinati dalla Procura della Repubblica di Trani.