Dove si consuma più droga in Italia: Nuoro regina della cannabis, boom di cocaina a Pescara e Venezia
Pescara e Venezia capitali della cocaina, Firenze del consumo di eroina e Roma al primo posto per la metamfetamina. È questa la nuova geografia del consumo di droghe nelle città italiane, realizzata dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, grazie a uno studio finanziato dal Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio e i cui risultati sono stati pubblicati nella Relazione Annuale al Parlamento.
In generale in tutta Italia negli ultimi due anni è aumentato il consumo di sostanze stupefacenti, rilevato attraverso lo studio delle acque reflue.
"Il progetto Acque reflue – ha spiegato Sara Castiglioni, capo del laboratorio di Indicatori Epidemiologici Ambientali del Mario Negri – ha sviluppato una rete di rilevamento che ha incluso 33 città di 20 regioni. La metodica analizza i residui metabolici delle sostanze stupefacenti nelle acque urbane arrivate ai depuratori, per stimare le sostanze vengono consumate dalla popolazione".
Quest'ultime si confermano essere la cannabis e i suoi derivati, con un consumo medio nazionale di 51 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti, seguite da cocaina (circa 11 dosi) ed eroina (circa 3 dosi). Consumi inferiori sono stati rilevati invece per metamfetamina, ecstasy e amfetamina che sono risultati pari o inferiori alle 0,1 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti.
Nello specifico, per la cannabis si sono rilevati consumi maggiori di 100 dosi al giorno per mille abitanti a Nuoro, Bologna, Fidenza, Cagliari, Trento e Trieste e consumi pari a 12 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti a Belluno.
Per quanto riguarda la cocaina, si registrano valori maggiori di 20 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti a Pescara, Montichiari, Venezia, Fidenza, Roma, Bologna, Merano, mentre i consumi più bassi sono a Belluno e Palermo (tra 1 e 4 dosi al giorno per 1.000 abitanti).
Infine, si segnala che l'uso della ketamina si riscontra in quasi tutte le città analizzate con una media di 5 mg al giorno per 1.000 abitanti e consumi medi sopra della media in alcuni capoluoghi quali Bologna, Cagliari, Firenze, Milano, Torino e Venezia. I consumi medi di metamfetamina sono costanti e con valori più elevati a Roma. "Quanto all’ecstasy (Mdma), dopo il calo del 2020 – ha concluso Castiglioni – si nota un aumento nell’autunno del 2021 probabilmente in concomitanza con la riapertura delle discoteche dopo lo stop per la pandemia Covid".