Dove non serve più il Green pass: i Paesi europei che lo hanno abolito e la situazione in Italia
In Italia si fa sempre più caldo il dibattito sul superamento del Green pass alla fine dello Stato di emergenza, previsto per il prossimo 31 marzo. Con la situazione pandemica in netto miglioramento, come certifica anche l'ultimo report settimanale di Gimbe, nella maggioranza crescono le voci di dissenso che spingono per eliminare la certificazione verde. Lo chiede a gran voce la Lega, ma anche molti deputati e senatori del Movimento 5 stelle vorrebbero una data certa per la fine del Green pass. Rimangono invece contrari a un allentamento troppo rapido delle restrizioni la dirigenza del Movimento 5 Stelle (a partire da Giuseppe Conte), Partito democratico, Forza Italia, LeU e la galassia centrista.
Nel frattempo, però, in giro per l'Europa in diversi Paesi la certificazione verde è stata del tutto abolita. In altri, invece, le restrizioni vanno diminuendo, verso il ritorno a una sorta di normalità pre-Covid. La morsa della variante Omicron si fa infatti più lieve e il numero di vaccinati con tre dosi è sempre più ampio. Per questo diversi governi, a partire dai nostri vicini come l'Austria, hanno iniziato a considerare la pandemia quasi alla stregua di un'influenza.
I Paesi europei dove è già stato abolito il Green pass
Nel Regno Unito la revoca del certificato verde è già scattata a metà gennaio. Ma non solo: il governo guidato da Boris Johnson sta per eliminare ogni restrizione, compreso l'isolamento di chi contrae il virus. La strategia sarà presentata tra quattro giorni, il 21 febbraio: l'obiettivo è trattare la pandemia come un'endemia.
In Irlanda, dopo che è passato il picco di Omicron, sono state abolite quasi tutte le restrizioni legate al Covid. Il Green pass, dunque, non viene più richiesto e allo stesso modo non esistono più le regole sul distanziamento. C'è quindi piena libertà di accedere a luoghi ed eventi al coperto senza troppi controlli, anche se servono le mascherine. Lo stesso in Danimarca, dove dal 1° febbraio non è più necessaria la certificazione verde all'interno di tutto il territorio nazionale. Sulla stessa linea la Norvegia e la Svezia, dove per entrare in bar e ristoranti non è più necessaria la certificazione verde.
Infine in Lituania non c'è più l'obbligo di esibire il Green pass (nemmeno quello ottenuto con un tampone) per entrare in alcun luogo al chiuso.
La roadmap per superare le restrizioni in Francia e Germania
Guardando ai due big d'Europa, Francia e Germania, si vede invece che la gran parte delle misure anti-Covid non è stata ritirata, ma c'è una sorta di roadmap per abbandonare le restrizioni. Il governo di Emmanuel Macron pensa alla revoca dell'obbligo di indossare le mascherine al chiuso da metà marzo, anche a bordo dei mezzi pubblici. Intanto dalla prossima settimana, precisamente dal 28 febbraio, non ci sarà più l'obbligo di mascherina in diversi luoghi al chiuso per i vaccinati.
La Germania ha invece annunciato un piano, concordato tra governo federale e presidenti dei land tedeschi, da avviare il 20 marzo, per superare l'emergenza Covid, o quasi. Secondo le bozze circolanti, infatti, da quella data dovrebbero rapidamente cadere tutte le restrizioni e rimanere solo l'obbligo di mascherina al chiuso (forse non dovunque).
In Olanda allentamento delle misure dal 18 febbraio
La fine del Green pass è poi vicinissima in Olanda, che da domani, 18 febbraio, avvia un progressivo allentamento delle restrizioni. Viene così superato il coprifuoco alle 22 per i locali pubblici, che potranno essere aperti fino all'una di notte. Scompariranno quindi le restrizioni per stadi, teatri, cinema e ristoranti. Il processo terminerà il 25 febbraio, quando saranno revocati il passaporto vaccinale e l'obbligo di mascherina. L'obbligo di test rimarrà per alcuni eventi al chiuso e le mascherine dovranno essere tenute solo sui mezzi pubblici e sugli aerei.
Austria, stop al certificato verde in ristoranti e palestre
In Austria il giorno di svolta sarà il prossimo 5 marzo, quando verranno revocate tutte le restrizioni imposte finora per mettere un freno ai contagi. Resterà solo l'obbligo di indossare le mascherine in alcune zone. Già a partire da questo sabato 19 febbraio, però, non sarà più obbligatorio esibire la prova dell'avvenuta vaccinazione o guarigione per entrare nei ristoranti, nelle palestre e partecipare a diversi tipi di raduni. Per entrare in negozi e musei, invece, già oggi basta indossare una mascherina Ffp2.
La situazione in Spagna e Svizzera
In Svizzera da domani, 18 febbraio, non serviranno più il Green pass e la mascherina per entrare in ristoranti, istituzioni culturali, negozi e manifestazioni. Inoltre non si dovrà esibire più alcun tampone negativo per entrare nel Paese. Si continuerà invece ad usare fino a fine marzo la mascherina nei trasporti pubblici e dentro le strutture sanitarie, così come rimarrà l'isolamento di chi contrae il virus per cinque giorni. In Spagna ancora non è chiaro se verrà abolito il Green pass, ma la Catalogna ha eliminato praticamente tutte le restrizioni.
Il piano del governo per superare il Green pass in Italia
In Italia lo Stato di emergenza finirà il prossimo 31 marzo e tutto fa pensare che non sarà sottoposto ad alcuna proroga. Al momento, però, nonostante la pressione di Lega e parte del Movimento 5 stelle per far coincidere quella data con la fine del Green pass, nulla è stato deciso. L'orientamento del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza sarebbe quello di far valere il certificato nei luoghi pubblici fino all'estate. Dal 15 giugno non scatteranno più le multe per gli over 50 che non si sono vaccinati, ma il Green pass rafforzato dovrebbe resistere a questo spartiacque.
A dirlo è stato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, in un'intervista a Rtl. Per l'esponente di Noi con l'Italia «sull'obbligo del Super Green pass rinforzato degli over 50 dobbiamo essere rigidi, andando anche oltre la scadenza del 15 giugno. Siamo convinti della scelta presa e dobbiamo assolutamente tenere il punto». Il governo ragiona però su un rallentamento della certificazione verde nei luoghi all'aperto. A partire da aprile, quindi, il certificato verde potrebbe essere eliminato per tavoli all'esterno di bar e ristoranti, ma anche per gli sport di gruppo. Quindi, più avanti, potrebbe arrivare il superamento dell'obbligo di mascherina al chiuso.