“Dove è Tommaso?”, il grido di dolore del papà del bimbo investito e morto all’asilo all’Aquila
"Dove è Tommaso?", è la straziante domanda che il padre del bimbo investito e ucciso all’asilo all’Aquila ha fatto a tutti appena arrivato sul posto, con gli occhi atterriti di chi spera che non sia toccato al figlio finire sotto quell’auto finita nel giardino della scuola dell’infanzia ieri pomeriggio. Una domanda innocente se posta da un genitore che va a raccogliere il figlio a scuola materna ma che, davanti a quella scena raccapricciante, è intrisa di dolore.
Una scena che i genitori del piccolo Tommaso D’Alessandro purtroppo non potranno mai dimenticare perché la famiglia abita di fronte alla scuola d'infanzia primo Maggio all'Aquila dove ieri pomeriggio la vettura di un’altra mamma, parcheggiata in discesa, si è messa in movimento e ha travolto sei bambini. Da quel momento una vita stravolta quella Patrizio D'Agostino, dipendente di una catena di prodotti per la casa, e della moglie Alessia Angelone, operatrice di una struttura per l'infanzia.
Una esistenza che per loro è cambiata per sempre quel maledetto pomeriggio di mercoledì quando i sanitari hanno dovuto dichiarare il decesso del piccolo durante il trasporto in ospedale, spegnendo ogni speranza di poterlo vedere sorridere e riabbracciare per l’ultima volta.
Tommaso “era il mio piccolo Amore. Una personcina particolare speciale. Forse troppo delicato per questo mondo. Un bambino sensibile, empatico. Un puro, non perché tutti i bambini non lo siano, ma perché lui lo era per davvero", ha raccontato in lacrime al quotidiano regionale ‘Il Centro'. la zia accorsa all'ospedale dove il piccolo era stato portato ma dove è arrivato già morto.
Lo stesso ospedale per il quale il papà di Tommaso aveva lanciato una campagna di raccolta fondi in occasione del suo compleanno. "L'obiettivo – scriveva – era quello di rendere l'ospedale un luogo più a misura di bambino attraverso l'accoglienza il gioco, l'ascolto, l'allestimento di reparti più accoglienti e colorati, al fine di rendere meno traumatica possibile la permanenza in ospedale".
Un dolore atroce che nessun genitore dovrebbe provare ma che ha accomunato l’intera comunità abruzzese dell’Aquila dove oggi è lutto cittadino. Davanti all'asilo oggi fiori, piccoli peluche e nastri. Uno strazio per una intera comunità dove vive anche la mamma ora indagata per omicidio stradale che non riesce a darsi pace. Davanti alle scalette dell'asilo, mentre i soccorritori prendevano in cura i piccoli, c’erano anche marito e l’altro figlio 12enne della donna che era rimasto sopra quell'auto prima del disastro e che è ora sotto shock .
La 38enne sarà convocata nelle prossime ore per l'interrogatorio davanti al pm Stefano Gallo. La donna è indagata per omicidio stradale, reato che prevede l'arresto immediato. Secondo fonti investigative, la donna potrebbe essere ascoltata domani alla presenza del difensore Francesco Valentini per rendere le prime dichiarazioni ufficiali. Finora, non è stata ascoltata proprio perché unica indagata nell'ambito della inchiesta della Procura aquilana.
Una tragedia che ha sconvolto anche l’Italia intera come dimostrano i messaggi di cordoglio arrivati da tutta la penisola e da tutte le istituzioni. Oggi un minuto di silenzio in Senato ma anche all’Università degli Studi dell'Aquila in memoria della piccola vittima.