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Dov’è Jason? Proseguono le ricerche del neonato di Ascoli tra intercettazioni e bugie

La madre persevera nel dire che il piccolo è morto; il padre, invece, si dice convinto che Jason sia vivo. Attualmente i Carabinieri e i Vigili del Fuoco, dopo aver setacciato la boscaglia in cerca del neonato, stanno seguendo le nuove indicazioni in loro possesso.
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katia reginella

Quello che succede ad Ascoli in queste ore ha dell'incredibile. La cronaca narra una storia delle più assurde mai successe e che  trova nel piccolo Jason un capro espiatorio. Di lui, un neonato di neanche due mesi, si sono perse le tracce da diverso tempo e  dal carcere, dove stamane c'è stata a convalida del fermo, i genitori Katia Reginella (24) e Denny Prusciano (30) non cessano di dare versioni discordanti di quanto è successo. Intanto le ricerche  proseguono: Jason si cerca in lungo e in largo ma ancora senza esito.

Denny non è il padre biologico del bambino; il piccolo Jason, infatti, è nato da una relazione di Katia con un diciottenne. in paese la descrivono come una ragazza carina ma squilibrata, la si vedeva ballare per strada, parlare da sola ed era  difficile immaginare una come lei nel ruolo di madre. Un passato infelice il suo, violentata nella sua famiglia all'età di 9 anni, altri due figli nelle mani dei servizi sociali, tutti e due con problemi di salute probabilmente per via dei maltrattamenti che la coppia riservava loro. Un passato incombente, dunque, di cui forse a farne le spese è stato Jason.

In queste ore c'è stata quella che tutti si augurino sia la svolta: Danny avrebbe detto che Jason è vivo e gli inquirenti al momento stanno seguendo la pista indicata dall'uomo.  Ecco le parole del legale Felice Franchi in merito alla nuova versione di Prusciano: "Il padre di Jason ha raccontato di essere tornato a casa e di non aver più trovato il piccolo. E ha anche fornito indicazioni di luoghi e persone presso le quali ritiene che il figlio sia stato trasferito. Tutte affermazioni che andranno verificate." Nessun cambio di versione, invece, per Katia che conferma che Jason è morto. La giovane continua a raccontare che il piccolo le sarebbe caduto di mano in un incidente domestico e che l'avrebbe seppellito in un bosco di Castel Trosino. Le ricerche di carabinieri e  vigili del fuoco in quella zona, però, non hanno portato al ritrovamento del neonato.

Intanto salta fuori una lettera e diverse intercettazioni ambientali che incastrerebbero i due. Secondo gli inquirenti, infatti, Jason e Katia erano d'accordo e dopo essersi sbarazzati del piccolo Jason avevano in mente di fuggire via da Folignano; per farlo avevano inscenato persino un finto suicidio di Katia. Ecco alcuni stralci della lettera d'addio che avrebbe dovuto depistare gli inquirenti:

Ciao Danny, vado a prendere il bambino e mi vado a suicidare. Non dire niente ai miei parenti ma il bambino non è tuo quindi non vedo perché devi passare i guai per un figlio che non è tuo. Ho sbagliato io e pago io. Non ti ho detto niente perché avevo paura che non lo accettavi. Scusami tanto e io ti amerò per sempre. E' stato bello con te però la deve finire questa storia e la faccio finire io a modo mio. Addio, la tua Katia.

A sconfessare questa ipotesi, però, sono stati proprio loro , Katia e Danny, ascoltati in alcune intercettazioni ambientali mentre si accordano sul piano in macchina, ecco alcuni stralci resi noti oggi:

Denny: Tu devi fare la lettera… dovrai mettere che è vero che il figlio non è mio… poi devi sparire dall’Italia.

Katia: Se non trovano me, se la prendono con te. Non ti preoccupare, posso anche finire in galera.

Denny: «No, nella lettera d’addio devi essere convincente, io continuo a lavorare e poi ti raggiungo… ».

Una storia estremamente confusa, a tratti agghiacciante, soprattutto data la giovane età dei protagonisti. Non resta alto che sperare che le sorti di Jason siano più rosee di quelle riservate ai suoi genitori.

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