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Dorme in un cassonetto e rischia di essere stritolato dal compattatore: salvato dall’operatore ecologico

Domenica 2 giugno, a Verona, un operatore dell’Amia, l’azienda municipale per la raccolta e gestione dei rifiuti, dopo aver svuotato un cassonetto nel camion, ha notato qualcosa di strano e ha bloccato il compattatore. Tra i sacchi della spazzatura ha trovato un giovane che lì aveva trovato riparo. Il fatto, come accaduto in passato, poteva finire in tragedia.
A cura di Eleonora Panseri
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Domenica 2 giugno, a Verona, un operatore dell'Amia, l’azienda municipale per la raccolta e gestione dei rifiuti, stava facendo il giro mattutino quando, dopo aver svuotato un cassonetto nel camion, ha notato qualcosa di strano e ha bloccato il compattatore che era già stato azionato.

Tra i sacchi della spazzatura, infatti, l'operatore ha trovato un giovane a cui ha chiesto cosa ci facesse lì. La risposta a quel punto è stata: "Io qui ci dormo". Il fatto, raccontato soltanto oggi, giovedì 6 giugno, dal Giornale di Vicenza, poteva finire in tragedia, come avvenuto in casi passati.

Il giovane, che secondo quanto riporta il quotidiano potrebbe avere tra i 30 e i 35 anni, è poi riuscito a uscire dal camion e a scendere in strada. Soccorso dall'operatore, ha rifiutato l'intervento degli operatori sanitari. Sui social è stato diffuso un video di quanto accaduto che, tuttavia, Fanpage.it ha preferito non mostrare.

Poche settimane prima, sempre a Verona, era accaduto un fatto simile e anche in quel caso era stata salvata la vita a un giovanissimo senzatetto, che si era subito dopo allontanato. "Ciò che è successo domenica è la fotocopia di quanto è accaduto ad aprile", ha commentato il presidente dell'Amia, Roberto Bechis, "e anche in questo caso, fondamentale è stata la dedizione e l'attenzione al lavoro del nostro operatore, che ringrazio di cuore".

"Posso dire che non vedo l'ora arrivi ottobre perché parta il nuovo sistema di raccolta, – aggiunge ancora Bechis – così non avremo più cassonetti aperti e i rischi di drammi simili saranno azzerati. Solo allora sarò sollevato!".

Nel febbraio 2014, invece, un altro episodio del genere finì in tragedia, quando il 41enne Adrian Agu Malin, nel cercare riparo all'interno di un cassonetto per la raccolta della carta, in Corte Pancaldo, era stato schiacciato e ucciso dal compattatore attivato dall'operatore.

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