Dora Lagreca, respinta l’archiviazione del caso: incidente probatorio per accertare dinamiche del decesso
Altri sei mesi di indagini per chiarire cosa sia effettivamente accaduto a Dora Lagreca, 30enne di Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno, morta il 9 ottobre del 2021 a Potenza dopo essere precipitata dal balcone dell'abitazione dove viveva con il fidanzato Antonio Capasso.
Sono ancora tantissimi gli aspetti da chiarire e per questo motivo il gip ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura che propendeva invece per il suicidio. Si tratta della seconda proroga dopo quella che aveva portato a ulteriori otto mesi di indagine. Ora, come confermato a Fanpage.it dal legale della famiglia della vittima, l'avvocato Renivaldo Lagreca, per chiarire le dinamiche della morte è stato disposto l'incidente probatorio che prevede una serie di nuovi accertamenti fisico-balistici e anatomopatologici sul corpo.
Il gip ha accolto l'istanza della famiglia, che tramite i suoi legali ha presentato una serie di punti ancora irrisolti da chiarire con altre indagini. I parenti della ragazza, infatti, non credono all'ipotesi del suicidio. Al momento della morte di Lagreca, infatti, in casa vi era solo Antonio Capasso. I due erano appena tornati da una serata trascorsa in compagnia con alcuni amici e una volta entrati nell'abitazione, stando a quanto raccontato anche da Capasso, avrebbero iniziato a litigare.
A quel punto però la testimonianza di Capasso protende verso il gesto volontario della ragazza. Secondo quanto da lui raccontato, invece di andare a fare la doccia come inizialmente programmato, la ragazza sarebbe uscita sul balcone senza vestiti per poi lanciarsi nel vuoto. Per i familiari, invece, Lagreca non avrebbe commesso un gesto volontario, anche perché la 30enne si è lanciata nel vuoto completamente nuda, cadendo sull'asfalto di spalle.
Secondo quanto dichiarato a Fanpage.it dall'avvocato Renivaldo Lagreca, che assiste i familiari della vittima, è stato ora disposto l'incidente probatorio sul caso. Si continuerà a indagare dunque con ulteriori accertamenti tecnici e relazioni redatte da un perito fisico-balistico e da un perito medico legale. All'incidente probatorio potranno partecipare accusa (i legali di Lagreca) e difesa (i legali di Capasso).
Non è per ora in programma, invece, un nuovo interrogatorio al fidanzato della 30enne, che potrà chiedere di essere ascoltato o presentarsi qualora richiesto dai magistrati. Il perito fisico-balistico e il medico legale, invece, sono chiamati a ricostruire rispettivamente la dinamica della caduta dal quarto piano di Lagreca, che secondo quanto evidenziato dalle perizie di parte non era compatibile con un suicidio, e le cause del decesso della 30enne con ulteriori accertamenti su alcuni lividi che non sarebbero compatibili con la caduta e che potrebbero quindi ricondurre a una colluttazione avvenuta prima della morte.