Dora Lagreca morta 3 anni fa, la sorella: “Coraggiosa e pura. Del fidanzato mi disse: ‘È l’ultima chance'”
Sono trascorsi tre anni dalla notte in cui morì Dora Lagreca, ragazza di 30 anni di Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno. Il 9 ottobre del 2021, Dora si trovava a Potenza a casa del fidanzato Antonio Capasso, indagato per istigazione al suicidio. Le circostanze del suo decesso sono purtroppo ancora un mistero.
Chi ha continuato a combattere per la verità in questi anni, è la famiglia di Lagreca che insieme al team difensivo che la segue, si è opposta all'archiviazione del caso e ha ottenuto la proroga delle indagini con nuove consulenze sul corpo e sul luogo della tragedia. A ricordarla nel giorno dell'anniversario della sua morte, è la sorella Michela Lagreca.
Com'era il vostro rapporto prima dell'arrivo di Capasso nella vostra vita?
Siamo sempre state vicinissime. Io e lei avevamo una differenza d'età di 22 mesi, eravamo praticamente coetanee. Insieme facevamo tutto, spesso uscivamo con nostra madre per lunghi pomeriggi in famiglia. Adesso che lei non c'è più purtroppo è cambiato tutto, è come se la nostra famiglia fosse stata spazzata via.
Dora era una ragazza estremamente solare con un bel caratterino. Era combattiva, non permetteva a nessuno di prenderla in giro, però era anche molto dolce. Amava la vita, amava uscire e fare amicizia con le persone. Soprattutto amava la nostra famiglia, non ha mai smesso di confidarsi con noi. Questa era mia sorella, una ragazza con la vita davanti, estremamente pura e piena di valori.
Da quando aveva conosciuto Capasso era spesso arrabbiata perché litigavano di frequente. Queste discussioni un po' le cambiavano l'umore, ma lei non ci ha mai tagliato fuori dalla sua vita. Raccontava tutto a mia madre, anche i problemi con questo ragazzo. Le abbiamo consigliato spesso di lasciarlo, soprattutto negli ultimi tempi. Io le dicevo che non poteva vivere una relazione così, sempre a litigare. Le dicevo: "Chi te lo fa fare? Non ti manca niente. Sei bella, indipendente e solare". Purtroppo però non avremmo mai immaginato una cosa del genere.
Secondo lei, Capasso l'aveva cambiata? Intristita?
Un po'. Lui era molto geloso, non le credeva quando usciva con mia madre e diceva di essere con lei. Litigavano, era d'accordo con me quando le dicevo che non poteva passare una vita a discutere, poi però in qualche modo lo perdonava sempre. Lui le portava un regalino, le prometteva cose e si riappacificavano.
Mia sorella però era così anche per carattere: si arrabbiava se le facevi un torto, ma dopo cinque minuti riusciva a perdonare. Non vedeva cattiveria nelle azioni degli altri e non si spiegava come lui potesse vedere malizia nel suo modo di porsi con gli altri, nella sua voglia di vivere e uscire.
Io le dicevo che non doveva cambiare per lui, che non doveva chiudersi in casa per la sua gelosia. Mia sorella era allegra, amava socializzare e non c'è nulla di sbagliato in questo.
Parliamo della notte del 9 ottobre 2021. Dora si trovava a Potenza dal fidanzato.
Sì e ci tengo a sottolineare che lei non si era mai trasferita a casa sua. Spesso andava a trovarlo e stava qualche giorno lì, ma con altrettanta frequenza litigavano e lei tornava a casa. Sono convinta che sarebbe tornata anche quella notte, che abbiano litigato. Dora viveva ancora a Montesano con noi, non voleva neppure viverci in quell'appartamento insieme a lui: la casa era piccola e poi non era neppure sicura di voler passare la vita a litigare in quel modo, soprattutto negli ultimi tempi.
Dora aveva dubbi quindi su quel rapporto?
Negli ultimi tempi diceva spesso di essere stanca. Una volta ci disse che questa era l'ultima possibilità che gli avrebbe dato, che non aveva intenzione di giustificarlo ancora per i suoi comportamenti e per la sua gelosia. Purtroppo però il 9 ottobre Dora è morta e non sappiamo ancora cosa sia successo, anche se purtroppo ne abbiamo un'idea.
Mi fa male il fatto che queste siano supposizioni basate sulla conoscenza che ho di mia sorella. So che non era una che lasciava correre, era molto combattiva. Sono convinta che lo avrebbe lasciato, forse anche quella stessa sera.
Com'era Dora con lei?
Era una ragazza solare e avventurosa. Tra le due sono sempre stata io quella che aveva paura di fare qualsiasi cosa, quella che preferiva rimanere a casa in pantofole. Dora invece faceva programmi, guidava se io non avevo voglia di farlo, era sempre aperta alle possibilità. Da quando lei non c'è è come se avessi perso un pezzo anche io.
Quando il mio carattere mi trattiene dal fare qualcosa, penso che mia sorella non ha avuto la possibilità di vivere quell'esperienza e allora mi butto. Cerco di vivere per entrambe, perché lei era la parte più istintiva di me, io ero quella più razionale del duo. La mente e il braccio, diciamo.
Eravamo gli opposti, ma questo era il bello. Se posso riassumere Dora in una frase, direi che lei mi dava coraggio. Fa male sapere che mia sorella, che tanto amava la vita, non avrà più la possibilità di toccarla con le sue mani.
Credo che questa consapevolezza sia il dolore più grande mai provato: proprio Dora che era entusiasta del futuro e di qualunque cosa la circondasse, non avrà più la possibilità di sperimentare queste cose in prima persona. Fa anche rabbia sapere che Capasso l'ha vista viva per l'ultima volta viva e che oggi sia sparito da ogni radar.
Tre anni dopo la morte di Dora, ha bloccato qualsiasi persona le fosse vicina sui social network, non ha più voluto parlare con la famiglia. È andato avanti con la sua vita, per lui è come se mia sorella non fosse mai morta in quelle circostanze. Il mondo va avanti come se io non avessi provato più volte a parlargli quella notte.
Ha provato a chiamarlo?
Sì, ho provato più volte a contattarlo telefonicamente per sapere come stesse Dora. I carabinieri ci avevano detto solo che era scivolata dal balcone e che si trovava in rianimazione, ma nient'altro. Ha risposto una volta sola.
Cosa le ha detto?
Che Dora era caduta giù dal terzo piano. La cosa mi lasciò perplessa perché sapevo che casa sua era al quarto piano. Me lo disse così, con estrema freddezza. Poi ha riagganciato e non ha mai più risposto. La nostra famiglia si sta distruggendo per conoscere la verità e lui non ha neppure mai provato a spiegarsi, non è mai venuto a casa nostra per dirci: "Sono pronto a rispondere a tutte le vostre domande per dimostrarvi che non c'entro". È solo scomparso e con gli inquirenti ha cambiato più di una versione.
Prima del 9 ottobre di 3 anni fa, lui veniva spesso nella vostra casa di Montesano?
In un primo periodo sì, lo abbiamo accolto come un figlio. All'inizio Dora ci teneva a farci costruire un rapporto con questo ragazzo, i primi tempi era spesso a pranzo a casa nostra con tutta la nostra famiglia e ha persino partecipato al matrimonio di un parente, ma poi si è gradualmente defilato. Soprattutto negli ultimi tempi, Dora non lo voleva più a casa. Lui aveva anche litigato con mia madre.
Perché?
Una volta insultò Dora sotto casa nostra. Durante un litigio le diede della poco di buono e mia madre lo sentì. Uscì di casa per difenderla, per dirgli che non doveva permettersi di parlarle in. quel modo. Da allora non lo aveva più voluto a casa e Dora lo aveva tenuto lontano da lì. I rapporti con lui si erano molto raffreddati.
A volte ripenso a tutte queste cose, alle loro liti e a quello che Dora ci raccontava e penso che ha perso la vita per questo. Morire poi per che cosa? Aveva 30 anni e una vita davanti, aveva superato i suoi problemi di salute e tutto sommato andava avanti, non le mancava nulla e invece è morta in questo modo. Non riesco a spiegarmi perché. Tornassi indietro, proverei a insistere di più per allontanarla da quella persona, ma purtroppo non potevo immaginarlo.
Vorrei dire anche un'altra cosa.
Prego.
Ho scelto di parlare pubblicamente perché voglio portare avanti la dignità di mia sorella. Dora era una persona solare e buona, aveva una grandissima dignità. Era una ragazza con sani principi, innamorata della vita e della sua famiglia. Non era depressa, non si sarebbe mai suicidata e neppure in quel modo. Era una ragazza pura, con noi si è sempre confidata e la conoscevamo, sappiamo chi era.
Amava uscire, divertirsi, andare in discoteca, ma quello che dico sempre è che mia sorella la conosco in tuta, senza trucco, pronta a rendere casa un posto allegro e pieno di vita. Adesso che lei non c'è più, in casa nostra c'è un clima triste e cupo perché era sempre lei a portare il sole.