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Dopo Cortina la Gdf a caccia dei finti poveri ad Abano Terme

Secondo le testimonianze di molti albergatori della città termale padovana, questa mattina la Guardia di Finanza ha compiuto verifiche negli alberghi di lusso della zona, a caccia dei nominativi dei clienti che hanno speso più di duemila euro. Le Fiamme Gialle non confermano la notizia ma dall’Associazione albergatori assicurano che i controlli ci sono stati.
A cura di Antonio Palma
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Secondo le testimonianze di molti albergatori della città termale padovana, questa mattina la Guardia di Finanza ha compiuto verifiche negli alberghi di lusso della zona, a caccia dei nominativi dei clienti che hanno speso più di duemila euro. Le Fiamme Gialle non confermano la notizia ma dall'Associazione albergatori assicurano che i controlli ci sono stati.

Il nuovo anno per l'Italia sembra iniziato nel segno del contrasto all'evasione fiscale, con le forze dell'ordine che hanno ingaggiato una lotta senza sosta agli evasori con controlli a tappeto sul territorio nazionale. Dopo le verifiche fiscali di fine anno da parte degli ispettori dell'Agenzia delle entrate con l'ormai famoso blitz a Cortina, anche oggi grande operazione della Guardia di Finanza in un'altra località turistica, Abano Terme. Gli agenti delle Fiamme gialle si sono presentati stamane nella cittadina termale veneta e hanno controllato tutti gli alberghi di lusso della zona, dove molti si recano per le terapie con fanghi e acqua termale.

Sotto controllo però non sono finiti, come temevano gli albergatori, i libri contabili delle strutture ricettive,  bensì i clienti che sono stati ospiti degli stessi complessi termali per passare una piacevole vacanza all'insegna del relax. Gli uomini della Guardia di Finanza, infatti, avrebbero acquisito gli elenchi di tutti quelli che hanno soggiornato negli alberghi di Abano Terme per più di due giorni e speso una cifra superiore ai duemila euro. Secondo Gianluca Bregolin, presidente dell'associazione degli albergatori termali locali, non si è trattato di un blitz "per fare le pulci alla corretta conduzione amministrativa e contabile degli alberghi", ma di un probabile accumulo di dati che poi saranno incrociati insieme ad altre informazioni dell'Agenzia delle Entrate, per capire se i diretti interessati si possano permettere una simile spesa in base alle dichiarazioni dei redditi.

Dal comando della Guardia di Finanza non confermano la notizia dei controlli, anche se gli albergatori locali attestano che le visite degli uomini delle Fiamme Gialle ci sono state. Esclusa anche la probabilità che si potesse trattare di un'indagine giudiziaria in corso. Certamente una notizia che non farà felice Cicchitto e soprattutto i leghisti che già con il precedente blitz di Cortina lamentavano un presunto accanimento delle forze dell'ordine sul nord e reclamavano maggiore attenzione verso il sud. Se è vero come ha detto qualcuno che queste operazioni sono di sola facciata ma che non portano grandi risultati in termini economici per lo Stato, è altrettanto vero, però, che il susseguirsi di voci e notizie su controlli e verifiche fiscali potrebbe scoraggiare molti dal continuare ad evadere.

AGGIORNAMENTO:  l'Agenzia delle Entrate precisa che i controlli sono avvenuti tempo fa.
Quando già si stavano scatenando nuove polemiche, è arrivata la precisazione dall'Agenzia delle Entrate del Veneto che ha chiarito che i controlli ci sono stati ma rialgono a molto tempo fa, molto prima del blitz di Cortina e furono condotti da propri ispettori e non dalla Guardia di Finanza. Anche il Presidente dell'associazione degli albergatori ha precisato che "si è trattato di un misunderstanding, probabilmente venutosi a creare visto il periodo di controllo serrato a Cortina".

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