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Dopo 40 anni scopre di essere padre di due gemelli: la moglie lo viene a sapere e scoppia rissa con la ex

Un uomo abruzzese di 60 anni ha scoperto di essere padre di due bimbi 40 anni dopo la fine di una relazione. La rivelazione, confermata anche da un test del Dna, ha indispettito l’attuale moglie e ha fatto scattare una violenta rissa tra lei e l’ex fidanzata. Nella colluttazione si sarebbero provocate lesioni serie e la questione è finita davanti a un giudice di Sulmona.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Ha scoperto di essere padre di due gemelli 40 anni dopo la fine di una relazione. Una rivelazione confermata anche da un test del Dna che ha indispettito l'attuale moglie e ha fatto scattare una rissa tra lei e l'ex fidanzata.

Il protagonista di questa storia è un uomo di 60 anni dell’Alto Sangro, in Abruzzo, che ha incontrato casualmente un'ex compagna. Lei gli avrebbe rivelato: "Sei padre di due gemelli". Dopo lo shock iniziale, il 60enne ha chiesto il test del Dna che ha confermato la notizia datagli dalla donna.

La rivelazione però è stata appresa anche dal’attuale moglie dell’uomo che si sarebbe scontrata più volte con l’ex fidanzata del marito e, come riporta Il Messaggero, i frequenti litigi sarebbero sfociati in una rissa vera e propria.

L'uomo e la donna, fidanzati negli anni '80, avevano chiuso la loro relazione in maniera condivisa e senza conseguenze negative. Successivamente avevano sposato altri partner. All'improvviso l'incontro inaspettato con l'ex compagna e la rivelazione fatta all'uomo.

Da questo punto in poi la situazione si è aggravata. La moglie dell’uomo avrebbe reagito male dopo aver scoperto della paternità dei due bambini gemelli avuti con l'altra donna e ne sarebbe nata una violenta lite verbale e fisica. Nella colluttazione le due si sarebbero provocate anche lesioni serie, tanto da richiedere cure mediche d’urgenza al Pronto Soccorso.

Prima però le due donne si erano diffamate reciprocamente sui loro profili social, coinvolgendo poi i rispettivi familiari nella loro faida. Alle autorità competenti sono state anche presentate successivamente denunce penali.  Le indagini svolte sull’episodio hanno portato all’invio di un’informativa all’autorità giudiziaria di Sulmona, in provincia dell'Aquila, e la vicenda è finita davanti a un giudice che ha già ascoltato i primi testimoni.

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