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Donne scomparse a Torre del Lago: è stato arrestato Massimo Remorini

Prima indagato per sequestro di persona e circonvenzione di incapace, ora arrestato con l’accusa di sottrazione e distruzione di cadavere. Massimo Remorini e Maria Casentini sono ritenuti responsabili della scomparsa delle due donne di Torre del Lago, in provincia di Lucca, Velia Carmazzi e la madre Maddalena Semeraro.
A cura di danila mancini
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velia carmazzi e maddalena semeraro le due donne scomparse a torre del lago

Di Velia Claudia Carmazzi (59 anni) e sua madre, Maddalena Semeraro (80 anni), entrambe di Torre del Lago in provincia di Lucca non si hanno più notizie dallo scorso agosto. I militari dell'Arma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Lucca, hanno iniziato ad indagare su questa vicenda a fine settembre, quando il figlio della signora Velia, David Paolini, ha denunciato la scomparse della mamma e della nonna. Anche la trasmissione Chi l'ha visto si è occupata del caso, seguendo con viva attenzione la vicenda puntata dopo puntata.

Già indagato per sequestro di persona e circonvenzione di incapace, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri Massimo Remorini con l'accusa di sottrazione e distruzione di cadavere. Con lui arrestata anche la badante di Maddalena Semeraro, Maria Casentini (50 anni di Massarosa). Inoltre, è stato raggiunto da un avviso di garanzia l'avvocato Giunio Massa, accusato di circonvenzione di persona incapace e appropriazione indebita relativamente all'acquisto dei due appartamenti che erano di proprietà di Velia e Maddalena.

IL CASO DELLE DUE DONNE SCOMPARSE A TORRE DEL LAGO (LUCCA)

Velia Carmazzi e la madre Maddalena Semeraro, entrambe originarie di Taranto, vivevano in due roulotte a Torre del Lago, in un terreno privato. Le loro condizioni economiche si erano improvvisamente aggravate, così come le loro condizioni di salute. Quando David Paolini, il figlio di Velia, si presentò ai Carabinieri per sporgere denuncia di scomparsa, riferì di aver visto la madre, in un pomeriggio di agosto, ricoperta con un lenzuolo bianco e che gli era sembrata fredda, priva di vita. A prendersi cura di lei, sarebbe stato Massimo Remorini, che David chiamava "zio". L'uomo avrebbe riferito al ragazzo che la mamma era stata trasportata a Milano dal personale ASL per cure mediche; David non è più riuscito a contattarla. La sorte di Maddalena Semeraro è stata identica a quella della figlia Velia: Massimo Remorini aveva cercato di tranquillizzare David, dicendogli che anche la nonna era in un ospedale di Milano.

Con il prosieguo delle indagini, si è poi scoperto che Massimo Remorini riscuoteva le pensioni delle donne e che ne curava gli interessi, compreso la vendita dei loro due immobili a Viareggio, acquistati dall'avvocato Giunio Massa.

Il 7 dicembre la procura di Lucca è riuscita ad ottenere il sequestro del terreno a Torre del Lago, dove vivevano Velia e Maddalena. Due giorni dopo, il sopralluogo dei carabinieri, che hanno coinvolto nelle ricerche delle due donne il cane di razza bracco-tedesco, impegnato anche nel caso della scomparsa di Yara Gambirasio. Il 10 dicembre è stato trovato impiccato nella sua abitazione lo zio di Massimo  Remorini, il quale è stato poi formalmente accusato di sequestro di persona e circonvenzione di incapace.

Le ricerche dei corpi di Maddalena Semeraro e della figlia, Velia Claudia Carmazzi, sono proseguite nel campo di via dei Lecci a Torre del Lago, dove vivevano in due roulotte separate, e nel Lago di Massaciuccoli, ma senza alcun esito. La svolta alle indagini è stata data grazie anche alle testimonianze di altre donne, che hanno avuto la forza di denunciare l'unico indagato di questa assurda vicenda, il signor Massimo Remorini.

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