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Guerra in Ucraina

Donne russa e ucraina portano insieme la croce, media e tv ucraine boicottano via crucis del Papa

Media cattolici online e le tv nazionali ucraine hanno deciso di boicottare la tradizionale via crucis del Papa per protesta: “No a donna ucraina e russa insieme”.
A cura di Antonio Palma
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I media cattolici online e le tv nazionali ucraine hanno deciso di boicottare la tradizionale via crucis del Papa del venerdì Santo al Colosseo per protesta contro la decisione di fare sfilare insieme una donna ucraina e una russa. Come riporta l’agenzia di informazione Risu, rilanciata dall’agenzia della Cei, Sir, i tradizionali media cattolici ucraini hanno deciso di non seguire in diretta l'evento che invece in altri anni hanno sempre raccontato e a loro si sono accodate anche le tv nazionali generaliste  "Questi media hanno quasi sempre coperto tutti gli eventi importanti in Vaticano. L’ultimo evento trasmesso è stata la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria di Russia e Ucraina da parte da parte del Pontefice" spiega Risu  riferendosi a portali come UGCC Live TV, la rivista cattolica CREDO, Radio Maria e EWTN Ucraina.

La decisione sarebbe una diretta conseguenza della decisione del Pontefice di far portare la croce alla stazione XIII da una donna ucraina e russa in segno di riconciliazione. Della vicenda infatti è da giorni che si discute e anche molti membri della comunità italiana si erano detti contrari. Nei giorni scorsi era intervenuto anche il capo della chiesa greco-cattolica ucraina Sviatoslav Shevchuk che in un comunicato aveva parlato di “un’idea inopportuna” ed aveva assicurato di essersi fatto portavoce presso la Sede Apostolica della “grande indignazione e il rifiuto di questo progetto da parte degli ucraini di tutto il mondo”. Della stessa opinione anche il vescovo cattolico latino di Kiev mons. Vitalii Kryvytsky: “Condivido l’opinione di molti miei connazionali riguardo al dolore che la XIII stazione provoca alle nazioni in conflitto piuttosto che unirle. Il gesto di riconciliazione in sé è buono, ma i dettagli delle circostanze possono non essere intesi al di fuori del conflitto in quanto non sono univoci” aveva detto. “Le Chiese ed organizzazioni religiose in Ucraina desiderano anch’esse adoperarsi per la riconciliazione, tuttavia sanno che di essa potranno parlare solo quando si ferma l’aggressione. E quando gli ucraini potranno salvarsi la vita e la libertà” aveva riferito infine il nunzio apostolico di Kiev, mons. Visvaldas Kulbokas.

Parole pesati che però non hanno impedito la Vaticano di proseguire con la scelta e questa sera, davanti a circa 10.000 persone, le due donne individuate Irina, infermiera ucraina, e Albina, specializzanda russa, hanno portato insieme la croce nella Via Crucis del Papa alla XIII stazione, quella che ricorda la morte di Gesù sulla croce. Per l'occasione il testo della XIII stazione affidata alle due infermiere è stato cambiato. "Di fronte alla morte il silenzio è più eloquente delle parole. Sostiamo pertanto in un silenzio orante e ciascuno nel cuore preghi per la pace nel mondo" son le parole. Come spiega il portavoce vaticano Matteo Bruni, "si tratta di un cambiamento previsto che limita il testo al minimo per affidarsi al silenzio della preghiera".

Poco prima una via crucis particolare l'aveva fatta l'elemosiniere vaticano , il cardinale Krajewski, che ha pregato oggi davanti alle fosse comuni in Ucraina come in una Via Crucis. Krajewski che è giunto in Ucraina per consegnare aiuti umanitari del Vaticano, questo pomeriggio, di ritorno da Borodianka, a nord di Kiev, si è fermato a pregare di fronte alle fosse, nei luoghi dono sono stati trovati dei copri e davanti alle macerie di case e palazzi. "Abbiamo trovato ancora tanti morti e una tomba di almeno 80 persone, sepolte senza nome e senza cognome. E mancano le lacrime, mancano le parole. Meno male che c'è la fede, e che siamo nella Settimana Santa, Venerdì Santo, quando ci possiamo unire con la persona di Gesù e salire con Lui sulla Croce, perché dopo Venerdì Santo  lo so, lo so: ci sarà la Domenica di Resurrezione. E forse Lui ci spiegherà tutto con il Suo amore e cambierà tutto anche dentro di noi" ha dichiarato Krajewski.

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