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Donna inglese di 38 anni muore dopo un lifting ai glutei, la sorella: “Quella clinica è una macelleria”

Ogni anno oltre un milione di stranieri visitano la Turchia per sottoporsi a procedure mediche, attratti dai prezzi bassi. Dietro gli sconti però spesso ci sono team impreparati o sale operatorie non attrezzate per gestire le emergenze.
A cura di Elisabetta Rosso
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FACEBOOK | Kaydell Brown
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"Erano le 9.30 quando Kaydell è stata operata, quella è stata l'ultima volta che l'ho vista". Leanne Brown, 40 anni, stava aspettando sua sorella fuori dalla sala operatoria. Erano partite da Sheffield verso Istanbul, avevano prenotato due lifting ai glutei presso la Clinic Expert, 5.400 sterline per intervento (nel Regno Unito sarebbero costati circa 15.000 sterline). In programma anche un'addominoplastica e un intervento al seno. La prima a entrare in sala operatoria è Kaydell, 38anni, Leanne rimane in sala d'attesa, poi capisce che qualcosa non va. "Ero lì ad aspettare che tornasse. Ho chiesto un paio di volte dove fosse, quanto sarebbe rimasta e continuavano a dire che sarebbe tornata", ha raccontato a ITV News.

"A un certo punto ho sentito bussare, tre persone sono entrate e hanno detto: puoi venire con noi, per favore? Mi hanno portato in una stanza e hanno iniziato a dire, sai, ci sono state complicazioni con l'operazione, sai che le cose possono succedere. E io ho detto, ‘è morta mia sorella?‘ E lui ha solo detto, ‘Mi dispiace, ma sì'."

Secondo il Foreign Office, dal 2019 28 cittadini britannici sono morti dopo essersi sottoposti a interventi di chirurgia estetica in Turchia. I prezzi bassi attraggono un turismo della bellezza pericoloso, spesso sponsorizzato anche sui social. Dietro gli sconti però spesso ci sono team impreparati o sale operatorie non attrezzate per gestire le emergenze. E infatti non è la prima volta che succede. Anche Melissa Kerr di Gorleston nel Norfolk, è morta nel 2019 dopo un'intervento ai glutei presso all'ospedale privato Medicana Haznedar, Turchia. Demi Agoglia, 26 anni, di Salford, Greater Manchester a gennaio ha invece avuto un infarto causato dalla stessa operazione durante il suo rientro da Istanbul. 

Leanne ha definito la clinica di Istanbul una "macelleria temporanea che deve essere chiusa". Ha poi aggiunto: "Mi hanno semplicemente dato una busta e hanno detto: ecco i tuoi soldi indietro e questi sono i soldi indietro di tua sorella." Leanne non ha potuto nemmeno vedere il corpo della sorella, "la clinica ha organizzato in tutta fretta un volo di ritorno nel Regno Unito."

Il commento del Dipartimento della Salute

Un portavoce del Dipartimento della Salute e dell'Assistenza Sociale ha dichiarato: "Le nostre condoglianze vanno alla famiglia di Kaydell Brown. Il governo del Regno Unito ha collaborato attivamente con il governo turco per la sicurezza dei pazienti che decidono di recarsi in Turchia per cure mediche. Invitiamo chiunque stia pensando di sottoporsi a una procedura estetica all'estero a informarsi sul trattamento in questione, sulle qualifiche del proprio medico e sulle normative in vigore nel paese in cui si sta recando".

Ogni anno oltre un milione di stranieri visitano la Turchia per sottoporsi a procedure mediche, attratti dai prezzi bassi. Dal 2018, la British Association of Aesthetic Plastic Surgeons stima che il Servizio Sanitario Nazionale abbia speso quasi 5 milioni di sterline in interventi di chirurgia correttiva.

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