Donna incinta morta per infarto nel parcheggio dell’ospedale: “L’ambulanza non arrivava e lei peggiorava”
È morta davanti all'ingresso dell'ospedale Franchini di Montecchio, tra le braccia del marito. La vittima si chiamava Kulwinder Kaur, 40enne di origine indiana che era in attesa del suo terzo figlio. La donna era incinta di due mesi e la gravidanza stava procedendo regolarmente. Da quattro giorni però aveva iniziato ad avvertire un dolore al petto. "Pensavamo fosse il suo stato" ha spiegato il marito Hardeep Singh, 42 anni, al Resto del Carlino. Poi il malore ha costretto l'uomo e un amico ad accompagnare la moglie in ospedale in auto, perchè l'ambulanza stava impiegando troppo tempo.
Singh è ora rimasto con altri due figli di 12 anni e di 5 anni. Stando a quanto finora rilevato, ambulanza e automedica hanno tardato ad arrivare e il pronto soccorso del Franchini era chiuso. "Mia moglie non stava bene, vomitava e aveva male allo stomaco – ha raccontato ancora il 42enne – era a casa dal lavoro per questo". La sua condizione mal si conciliava con lavoro da operaia nella cooperativa Csl Logistica in un cantiere di un'azienda locale. La scorsa settimana la donna aveva effettuato l'ultimo controllo dalla dottoressa a Sant'Ilario. Nessuna notizia preoccupante, ha spiegato il marito, che aveva semplicemente acquistato per lei le medicine prescritte dal medico per il bambino (l'acido folico) per poi rincasare. "Da quattro giorni lei però non stava proprio bene".
Verso mezzanotte di ieri, la donna era andata in bagno e aveva vomitato. "È tornata, si è seduta sul divano e si dondolava avanti e indietro per il dolore, poi ha vomitato ancora. Ho chiamato il 118 e poi Somdeep che abita qui accanto. Abbiamo aspettato, ma poi lei si è buttata indietro per il male e abbiamo deciso di portarla a Montecchio".
La donna è deceduta poco lontano dal nosocomio, accasciata nel parcheggio dell'ospedale. Medici e infermieri arrivati nella piazzola di sosta non hanno potuto fare niente per lei. "Ci hanno detto che il cuore non funzionava più e che se ne è andata" ha concluso il 42enne.
A Gattatico intanto era arrivata l’automedica da Reggio (quella di Traversetolo, riferimento per la Val d’Enza, era occupata su un’altra emergenza con l’auto infermieristica) ed un’ambulanza locale. Due viaggi a vuoto e in ritardo. Somdeep, che si sta occupando delle esequie, aggiunge: "Stiamo pensando di tenere le ceneri qui in Italia, non c’è tempo per fare il funerale in India".