Donald Trump jr e la caccia alle anatre a Venezia: aperta un’indagine sull’uccisione di specie protetta

La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo d'indagine per la battuta di caccia alle anatre tenutasi a dicembre scorso in una riserva della laguna di Venezia e alla quale ha partecipato Donald Trump jr, figlio dell'omonimo presidente degli Stati Uniti.
Nel corso della battuta, documentata da alcuni video in cui compare anche il figlio del tycoon, è stata uccisa una casarca, una specie protetta. Nelle immagini si vedeva Trump Jr mostrare una fila di volatili uccisi.
Il fascicolo è stato aperto sulla base delle denunce presentate da diversi animalisti e dal consigliere regionale Andrea Zanoni (Avs). A gestire l'indagine è la pubblico ministero Daniela Moroni.
La vicenda è iniziata il 4 febbraio scorso, come ricorda il Corriere del Veneto, quando il consigliere regionale aveva reso pubblico il fatto che il primogenito del presidente, a dicembre, era venuto a cacciare in laguna.
Nel video incriminato, intitolato "Duck hunting Venice – Italian Job Teaser" e pubblicato sul sito Field Ethos – The global hunt for adventure, Trump jr mostrava l'anatra morta e spiegava che si tratta una specie rara.
Da lì ne erano seguite alcune interrogazioni in consiglio regionale e in Parlamento, anche se il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin aveva detto di non saperne nulla e di attendere maggiori informazioni.
Tramite un portavoce, Andy Surabian, Trump jr era intervenuto sulla vicenda, ripresa dai principali quotidiani statunitensi: "Se da un lato non è chiaro se questa singola anatra sia stata involontariamente abbattuta da qualcuno del gruppo di caccia di Don, o se lo abbia fatto un altro gruppo o se sia morta in modo diverso e recuperata dal cane da caccia del gruppo Don prende molto seriamente tutte le norme, le regole e la tutela nelle sue battute di caccia e intende cooperare pienamente con qualsiasi indagine".
"Si tratta di un atto dovuto – ha detto il consigliere Zanoni – ora bisogna di capire quali sono i reati: uno è quello, penale, della detenzione di un'anatra protetta dalla direttiva dell'Ue, la casarca. Probabilmente ci potranno essere dei reati relativi alle armi e al porto d'armi". Per il consigliere "di sicuro vi è il reato di detenzione e abbattimento di fauna selvatica protetta".