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Dona 800mila euro a università e associazioni, ma nessuno paga il funerale

Da nove mesi il corpo di una donna giace nella cella frigorifera dell’ospedale di Pisa: non ha parenti prossimi e nessuno le ha organizzato finora il funerale.
A cura di S. P.
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Amava molto i suoi studenti e gli animali e forse proprio per questo aveva destinato a loro tutti i suoi averi. Un’eredità da 800mila euro che aveva deciso di donare all’Università di Pisa (i soldi all’ateneo dovevano servire a istituire borse di studio per giovani meritevoli ma indigenti) e ad alcune associazioni animaliste della città. La donna, che si chiamava Fiorella Fanali ed era una insegnante pisana delle scuole elementari, è morta lo scorso marzo e da allora il suo corpo non ha ancora trovato degna sepoltura. Nonostante la sua generosità alla donna, che non ha parenti prossimi, nessuno ha infatti organizzato un funerale. Così il corpo giace da nove mesi nella cella frigorifera dell’ospedale della città toscana. La triste storia di Fiorella Fanali è stata portata alla ribalta delle cronache da un amico della defunta, il vicepresidente vicario del consiglio comunale di Pisa Riccardo Buscemi, che da mesi sta cercando di convincere gli enti predisposti a farsi avanti. Come scrivono le cronache locali, Fiorella aveva anche acquistato un loculo al cimitero.

Il testamento della donna è stato reso pubblico nei mesi scorsi dal notaio Rodolfo Tolomei, ma da allora nulla si è più saputo nonostante l'impegno di Buscemi: “Fin dallo scorso marzo – ha raccontato all'Ansa – mi sono attivato per dare sepoltura a Fiorella Fanali, segnalando la cosa alla Procura della Repubblica. A luglio ho scritto al rettore dell'università, ma l'ateneo mi ha fatto sapere che avrebbe dovuto riunirsi il consiglio di amministrazione per accettare l'eredità e alla mia richiesta se fossero stati disponibili a rimborsare integralmente le spese funerarie eventualmente anticipate da altri mi hanno risposto, con una lettera datata 17 agosto che eventualmente avrebbero rimborsato solo in quota parte, non essendo loro gli unici eredi”. Per Buscemi quella dell’insegnante pisana è una vicenda tristissima: “Fiorella Fanali è ‘colpevole' di avere pianificato dettagliatamente la destinazione del suo patrimonio tra gli enti da lei ritenuti meritevoli, ma non di avere pensato a destinare una modesta cifra per le sue esequie. Forse confidava in un po' di riconoscenza e flessibilità da parte di chi ha beneficiato del suo lascito”.

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