Domenica torna l’ora legale e diminuiscono i consumi: “Risparmi per 190 milioni di euro in 7 mesi”
Domenica 27 marzo 2022 torna l'ora legale: le lancette degli orologi saranno spostate un'ora in avanti, dalle 2 alle 3 di sabato notte. Ciò significa che ci sarà un'ora di luce in più tutti i giorni anche se ci sarà più buio alla mattina, tipico del periodo primaverile ed estivo, e che si dormirà un'ora in meno, almeno fino a domenica 30 ottobre 2022, quando tornerà l'ora solare. Ma, cosa non meno importante, con il ritorno dell'ora legale ci saranno meno consumi di energia e bollette più leggere per gli italiani.
La conferma arriva oggi dalle stime di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale di energia elettrica, secondo la quale nei 7 mesi in cui sarà in vigore l’ora legale, da fine marzo a fine ottobre, l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora che consentirà, inoltre, di apportare un importante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Questo perché, spiega sempre Terna, spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Ed è per questo motivo che l'Italia, a differenza di altri Paesi del Nord Europa, si è espressa contro l'abolizione del passaggio ora solare/ora legale.
Basti pensare che dal 2004 al 2021, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. "Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2022 è calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il ‘cliente domestico tipo in tutela’ (secondo i dati dell’ARERA) è, attualmente, pari a circa 46,03 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 420 milioni di kilowattora di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie", ha concluso Terna.