Domani a scuola in tutta Italia, dopo Brindisi ‘no’ alla paura
Il Ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, ha dichiarato che domani le scuole resteranno aperte, dopo l'attentato di Brindisi, nel quale ha perso la vita la studentessa Melissa Bassi. Un modo per rispondere alla violenza e per non farsi abbattere e sconfiggere dalla paura che, in queste ore, dilaga in Puglia ma anche nel resto d'Italia. Colpire una scuola è un atto vile, al quale si risponde tenendo aperti tutti gli istituti di formazione presenti sul territorio. Come ha dichiarato lo stesso ministro Profumo in un intervento a "In mezz'ora", programma di Lucia Annunziata, "Domani si va a scuola in tutta Italia e anche a Brindisi, questa guerra psicologica che si è avviata per mettere paura rompere il rapporto di fiducia tra il Paese e la scuola, tra gli studenti e la scuola, non ha vinto" – aggiungendo che – "gli studenti italiani hanno dimostrato la loro sensibilità, hanno mandato un messaggio importante con l'apertura straordinaria di alcune scuole alle 18 per dare il segnale che la scuola e' luogo di democrazia e dove si combattono tutte le illegalità".
Un minuto di silenzio nelle scuole italiane: Paola Martano, segretria regionale dello Snals Confsal, ha dichiarato che l'attentato di Brindisi ha creato sconforto e dolore, per il quale "esprimiamo tutto il nostro sdegno". La segretaria ha invitato, inoltre, tutti i dirigenti scolastici delle Marche a far osservare domani agli alunni un minuto di silenzio, alle 9 per dare un ultimo saluto a Melissa, vittima di un gesto ingiustificabile e per restare vicini ai ragazzi rimasti feriti dopo l'esplosione dell'ordigno, aggiungendo che "Un attentato così folle non potrà in alcun modo scalfire il ruolo storico della nostra scuola quale luogo di formazione e educazione alla libertà e alla democrazia".
