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Dolomiti, negata casa vacanze a famiglia ebrea: ”Potete rimanere nel vostro forno a gas”

La risposta è stata data dal gestore di un B&B di San Vito di Cadore a una famiglia israeliana con tre figli: indagano Digos e Polizia Postale.
A cura di Davide Falcioni
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"Potete rimanere nel vostro forno a gas". Sono le parole con le quali un presunto gestore di un B&B di San Vito di Cadore (Belluno) avrebbe risposto per cancellare la prenotazione del suo appartamento da parte di una famiglia israeliana con tre figli. A renderlo noto il Corriere del Veneto, citando il sito web israeliano Ynetnews.com, tra i più seguiti nel Paese mediorientale, che dà conto dell'episodio e dell'insulto antisemita scritto direttamente in ebraico usando un traduttore online.

Sul caso di antisemitismo stanno indagando Digos e Polizia Postale di Belluno: le parole sarebbero state scritte da un certo Lorenzo, così come compare in calce alla risposta riferita al metodo usato dai nazisti per sterminare gli ebrei durante l'Olocausto.

Sulla vicenda è intervenuto con una nota il presidente della Regione Luca Zaia: "In attesa di poter conoscere maggiori dettagli su quanto accaduto voglio esprimere profonda indignazione e ferma condanna per un gesto estremamente grave, se fossero confermate le notizie pubblicate. Nel mentre esprimo la mia solidarietà alla famiglia israeliana vittima di questo episodio di antisemitismo avvenuto a San Vito di Cadore. La frase ‘Potete restare nei forni a gas', rivolta a questi turisti israeliani, rappresenta un' inaccettabile atto di odio e discriminazione che ferisce non solo la dignità delle persone coinvolte, ma anche i valori fondamentali della nostra comunità".

Per Franco De Bon, il neo eletto sindaco di San Vito, si tratta di "parole inqualificabili e su questo non c’è altro da aggiungere. Ora è necessario capire bene l’episodio. Il nostro territorio punta sul turismo e mi sembra una follia che uno dei nostri operatori possa essere il responsabile. Tutti stanno impegnandosi per un’ospitalità che tenga conto delle diverse culture evitando qualsiasi tipo di discriminazione", ha concluso.

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