Dolomiti, mai così tanta neve negli ultimi trent’anni (ma non si può sciare)
Erano trent'anni che non nevicava tanto sulle Dolomiti. Da ottobre ad oggi sono caduti più di 3 metri di neve fresca in quota, oltre 240 centimetri a 1.600 metri e 170 centimetri a fondovalle: si tratta di livelli che non si vedevano da circa tre decenni. Sono i dati diffusi dall'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto (Arpav), che renderanno sicuramente nostalgici sciatori e amanti della montagna. Che, a causa dell'emergenza coronavirus, non potranno godere né delle piste innevate, né del panorama bianco.
È davvero un "bianco Natale" quello che si festeggia oggi sulle Dolomiti. Con nevicate come non si vedevano da oltre trent'anni. L'Arpav spiega anche che le cime delle montagne venete sono ben innevate e che la copertura nevosa in genere è continua già sopra i 1.200 metri di quota. Ciò significa che già dalle prime pendenze si può trovare un manto bianco di neve.
Gli spessori di neve al suolo registrati sono i maggiori misurati negli ultimi anni. Ben superiori non solo a quelli dell'inverno scorso, ma anche più del 2010 e del 1990. Dopo le piogge della Vigilia, dalla mattina di Natale continua a cadere la neve oltre i mille metri. Anche a fondovalle sono cadute fino a cinque centimetri di neve. Non si segnala fortunatamente alcun consistente pericolo di valanghe. Certo, i distacchi di lastroni lungo i pendii più ripidi sono possibili oltre i 2.000 metri e al di sotto potrebbero verificarsi residue valanghe spontanee da slittamento. Ma in generale il rischio è debole.
Domani potrebbero continuare le nevicate. In generale le condizioni meteorologiche dovrebbero peggiorare in tutto il Paese. La Protezione Civile ha dichiarato l'allerta gialla in ben undici Regioni. Si attendono neve, pioggia, forti venti e bufere anche nei giorni a venire per "una perturbazione di origine nord-atlantica avanza progressivamente verso il nostro Paese, apportando un graduale peggioramento delle condizioni meteo sulle regioni settentrionali".