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Dodicenne violentata in stazione a Torino, la mamma: “Messaggi espliciti da molti uomini, ho paura”

Parla la mamma delle 12enne che ha raccontato di essere stata violentata nel bagno della stazione della stazione di Porta Nuova a Torino: “Ho scoperto sul suo cellulare messaggi e chiamate da numeri sconosciuti. Erano messaggi espliciti, che alludevano a rapporti sessuali”.
A cura di Giorgia Venturini
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Immagine di repertorio
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"Ho scoperto sul suo cellulare messaggi e chiamate da numeri sconosciuti. Erano messaggi espliciti, che alludevano a rapporti sessuali. Ho avuto paura. Ho consegnato ai poliziotti il telefonino perché scoprissero la verità". Parla la mamma delle 12enne che ha raccontato di essere stata violentata nel bagno della stazione della stazione di Porta Nuova a Torino. I fatti risalgono a qualche mese fa ma in questi giorni il giudice per le indagini cautelari ha notificato una misura cautelare in carcere per un ragazzo di 20 anni, accusato appunto di violenza sessuale.

La madre della vittima, in una intervista a La Stampa, ha precisato: "Quando mia figlia, quel pomeriggio, non è tornata a casa dei nonni sono andata subito in commissariato. Ero molto preoccupata perché da una settimana, almeno, la vedevo strana. Si allontanava da casa senza permesso e senza dire ai nonni dove stesse andando. E, soprattutto, senza dire chi stava frequentando".  La madre ha collaborato con la polizia per cercare di capire nel dettaglio cosa sia successo a sua figlia e per risalire all'identità del responsabile. I genitori le avevano tolto il cellulare dopo che era stata vista con un uomo fuori da un centro commerciale.

La donna ha raccontato che un pomeriggio d'estate si era insospettita dopo non esser riuscita a mettersi in contatto con la figlia, che doveva essere in realtà dai nonni. Così si è rivolta subito alla polizia: "Ai poliziotti ho fatto vedere subito messaggi e telefonate che arrivavano sul cellulare di mia figlia da mia figlia. Mi sono insospettita e ho avuto paura". La donna ha spiegato che si è finta la figlia e ha risposto lei ai messaggi. Così sono scattate le indagini.

La madre ha precisato: "Sono contenta che mia figlia sia stata creduta. Per la prima volta si è aperta. Ha parlato con un assistente sociale". Il ventenne è stato fermato e arrestato dalla Polfer pochi minuti dopo il fatto, quando è stato visto uscire dal bagno. Avrebbe detto di non avere forzato nessuno, ma per lui ora si sono aperte le porte del carcere.

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