Divorzio più veloce in Italia: basta l’avvocato per l’accordo tra coniugi

Le separazioni e i divorzi consensuali saranno più veloci e più economici perché assistiti dagli avvocati, che bypasseranno il giudice. L'annuncio del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, fa capo alla riforma nel campo della giustizia civile che dovrebbe riguardare milioni di italiani. Il guardasigilli ha infatti parlato di un decreto che interesserà le controversie familiari, laddove non ci siano figli minori di mezzo. La misura dovrebbe favorire il ricorso alla via stragiudiziale per risolvere le diatribe coniugali, attraverso procedure arbitrali e la negoziazione assistita da uno studio legale. Si parla di “procedura di negoziazione assistita” ed in Francia è attiva già da tempo, con ottimi risultati: per separazioni e divorzi consensuali, è previsto che l'accordo dei coniugi assistiti dagli avvocati superi la necessità dell'intervento giurisdizionale, tranne appunto nei casi in cui vi siano figli minori o portatori di grave handicap.
I vantaggi sono indubbi. Al di là di quelli prettamente economici per i diretti interessati, come ricorda anche La Stampa: "dal punto di vista del governo: si crea un canale alternativo al processo civile, alleggerendo il carico dei tribunali; allo stesso tempo si dà spazio alla categoria degli avvocati, che non a caso vivono una luna di miele con questo Esecutivo. Basti riportare il commento del Consiglio nazionale forense: non soltanto ‘esprime condivisione riguardo al percorso di riforma della giustizia', ma si spinge a riconoscere che il disegno di Andrea Orlando ‘pare assumere i contorni di un progetto integrato che non trascura gli aspetti delle risorse umane e finanziarie, e coinvolge, correttamente con uguale dignità, gli attori della giurisdizione, Avvocatura e Magistratura'.
La riforma del divorzio rientra in un pacchetto di riforme più ampio. Orlando parla di "bonificare il campo", attraverso nuove “regole snelle” con le quali il giudice "possa pervenire a una decisione in tempi celeri con la soppressione di tempi morti e passaggi inutili", nonché ad istituire "sezioni specializzate per affrontare al meglio materie specialistiche". In tal senso, si pensa a grandi questioni come quella delle carceri, della lotta alla mafia, del diritto civile e della riforma del Csm.