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Distanziamento sui treni: il governo fa dietrofront, ma fu Speranza a dare l’ok

Trenitalia e Italo avevano deciso di eliminare il distanziamento sui treni in quanto si sarebbero realizzate le condizioni poste dal Dpcm del 14 luglio approvato dallo stesso ministro Roberto Speranza, che poi ieri con una ordinanza ha ripristinato la misura. L’amministratore delegato di Italo: “Chiediamo chiarezza e regole che non creino squilibri tra i diversi mezzi di trasporto”.
A cura di Susanna Picone
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"Quello che è certo è che non ci siamo mossi in modo autonomo. Lo scorso 14 luglio con un decreto della Presidenza del Consiglio sono state approvate delle misure che permettevano di andare in deroga rispetto al distanziamento, misure che, tengo a specificare, sono state approvate anche dal ministro della Salute Speranza. Sulla base di questo ci siamo messi al lavoro per oltre 15 giorni per adottare le necessarie regole di sicurezza a garanzia dei nostri passeggeri e dei nostri lavoratori”. A sottolinearlo in una intervista al Corriere della Sera è Gianbattista La Rocca, amministratore delegato di Italo, intervenendo sul caso dell'ordinanza con cui ieri il governo ha stabilito che il distanziamento a bordo dei treni deve ancora continuare. Il manager parla di una discriminazione per il treno rispetto ad altri mezzi di trasporto che possono viaggiare a capacità piena e spiega che strutturalmente il treno presenta condizioni migliori rispetto ad altri mezzi come ad esempio l’aereo. "Premesso che la tutela della salute è prioritaria – è quanto dice Gianbattista nell’intervista – ci permettiamo di osservare che se c'è un'emergenza ed è necessario il distanziamento la regola deve valere per tutti. Chiediamo semplicemente chiarezza e regole che non creino squilibri tra i diversi mezzi di trasporto". Secondo l’ad di Italo l'ordinanza firmata dal ministro Speranza crea ora dei danni alle aziende tanto da essere costretti a sopprimere dei treni “con inevitabili disagi per i passeggeri". Secondo le stime dell’amministratore delegato, ad oggi i costi per Italo causati dalla pandemia di Coronavirus ammontano a 200 milioni di euro anche per la mancanza della "clientela business e dei passeggeri stranieri”.

Speranza fa marcia indietro: distanziamento sui treni resta

Con una ordinanza ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso che il distanziamento sui treni debba restare facendo dunque un passo indietro rispetto a quanto lui stesso aveva approvato col Dpcm del 14 luglio. "È giusto che sui treni restino in vigore le regole di sicurezza applicate finora. Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela. Per questo ho firmato un’ordinanza che ribadisce che in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, è e resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l’obbligo delle mascherine”, così il ministro mettendo fine alle polemiche scoppiate dopo l'annuncio di Trenitalia e Italo che avrebbero ripreso a viaggiare con i convogli dell'Alta Velocità pieni. Speranza ha di fatto accolto i dubbi degli esperti che avevano definito "preoccupante" la fine del distanziamento tra i passeggeri. Tra l’altro anche la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, aveva inviato una lettera alle compagnie per "tornare alle misure precedenti". La ministra ha anche spiegato la marcia indietro di Speranza e del governo sulla decisione del distanziamento sui treni: "Le linee guida allegate al DPCM del 14 luglio non avevano reintrodotto il riempimento al 100%, ma una deroga al distanziamento sociale di un metro a certe condizioni che, se poste in essere, avrebbero aumentato la capacità dei vagoni, pur non permettendone il riempimento totale". "Oggi, a distanza di 16 giorni – ha spiegato la ministra – , dopo un confronto con il Ministro Speranza e valutata la curva dei contagi, si è concordata una decisione prudente sulle capienze dei treni ad Alta Velocità per non correre inutili rischi. Alla luce di ciò, i treni continueranno a viaggiare con le stesse regole finora applicate senza alcuna deroga".

Il via libera di Speranza nel Dpcm del 14 luglio

Come ricorda Vitalba Azzolini su Twitter, proponendo uno screen del Dpcm del 14 luglio scorso, era stato appunto lo stesso ministro Roberto Speranza ad aver proposto il Dpcm in cui si disponeva, tra le altre cose, il venir meno del distanziamento sui treni.

Trenitalia a passeggeri: Su Av resta distanziamento a bordo

"Gentile Cliente, Ti informiamo che su tutte le Frecce e gli Intercity resta confermato il distanziamento e il limite del 50% di posti da occupare a scacchiera. Trenitalia, su ordinanza del Ministro della Salute, ha infatti sospeso l'applicazione delle misure precedentemente attuate in coerenza con quanto previsto dal DPCM dello scorso 14 luglio che consentivano la deroga al distanziamento sociale a bordo dei treni AV e a Media e Lunga Percorrenza in presenza di specifiche condizioni”, è la comunicazione di servizio inviata via mail da Trenitalia ai propri passeggeri dopo l'ordinanza di Speranza.

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