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Disabile pestato a sangue, morto dopo un mese di agonia

Maurizio Antonelli era stato reso invalido al cento per cento da una psicosi paranoide. Ha avuto una discussione con tre sconosciuti che avevano parcheggiato nella zona riservata ai disabili. Aveva 42 anni.
A cura di B. C.
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E' passato ormai quasi un mese dal massacro di Maurizio Antonelli, 42 anni, ex geometra del Comune di Ladispoli,  invalido al cento per cento per una psicosi paranoide. Era il 2 novembre e tre persone lo prendevano a calci e pugni sotto casa sua, dopo una discussione per il parcheggio dell’auto. non ce l’ha fatta.  Ieri, Maurizio è morto all’ospedale Aurelia Hospital. Troppo gravi le ferite riportate, sottovalute in un primo momento. Stando, infatti, alla ricostruzione dei carabinieri, Antonelli avrebbe rifiutato la immediata medicazione da parte dei soccorritori. E anche nei giorni successivi. Ma anche dopo, nei giorni successivi, pensando forse che le cose sarebbe andate a posto naturalmente, l'uomo ha deciso di non sottoporsi ad alcun controllo. Si è rivelato un fatale errore. Qualche giorno dopo, il ricovero d'urgenza che evidenziava una necrosi dei muscoli addominali.

Ora i carabinieri attendono l'esito dell'autopsia per avere un quadro più chiaro della questione. Ma c'era da dire che gli inquirenti hanno ben pochi indizi, nessuna traccia che possa portarli a scoprire l'identità degli assassini: nella zona dell'aggressione non ci sono telecamere che possano aver registrato le immagini di quella violenza. Allo stesso modo, non sono venuti fuori testimoni che abbiano assistito al fatto. Eppure la ricostruzione degli avvenimenti di quella sera sembrano lineari. Maurizio tornato a casa in macchina dopo una serata con gli amici, trova il suo parcheggio per gli invalidi occupato dalla auto di coloro che successivamente lo avrebbero pestato. Ne nasce una confronto verbale, che sfocia nell'aggressione.

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