Diplomati italiani insoddisfatti del percorso di studi: quasi uno su due non sceglierebbe la stessa scuola
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In Italia quasi uno studente su due (il 46,3%), se potesse tornare indietro, non rifarebbe lo stesso percorso di studi. A dirlo è l’ultima indagine del consorzio AlmaDiploma. Inoltre, dalla ricerca è emerso anche che uno su quattro si dice poco o per nulla soddisfatto della sua esperienza scolastica, come riporta Il Sole 24 ore.
In più, degli oltre 24mila studenti diplomati intervistati, soltanto la metà di essi ha ritenuto rilevante l’orientamento in uscita dalla scuola media nelle scelte successive. E solo il 10,4% del campione pensa che gli insegnanti abbiano contribuito alla scelta dell’istituto superiore.
I criteri di scelta: la metà degli alunni si iscrive per le materie di studio
Parlando invece dei criteri di scelta, uno su quattro ha detto di aver frequentato una scuola piuttosto che un'altra in base al suggerimento di altre persone, genitori, amici o conoscenti.
La metà degli intervistati si è iscritta in una scuola per l’interesse verso le materie di studio; uno su tre per le prospettive lavorative e in un caso su quattro per le caratteristiche della scuola.
I ragazzi insoddisfatti della propria scelta pensano che la preparazione al lavoro o all’università, le strutture e l'organizzazione della didattica sono alcuni aspetti che andrebbero migliorari nei vari percorsi di studio
Il presidente di AlmaDiploma: "Orientamento aiuti gli studenti a conoscere se stessi"
Il presidente di AlmaDiploma, Osvaldo Di Cuffa, ha commentato così i risultati della ricerca: "L’orientamento formativo deve essere finalizzato a sviluppare nei ragazzi la conoscenza di sé, intesa come acquisizione della consapevolezza dei propri interessi, aspirazioni e attitudini. L’attività di orientamento per le scuole deve diventare anche uno strumento utile per conoscere gli studenti a 360 gradi ed elaborare, senza vincolarsi ai risultati scolastici, i consigli orientativi per favorirne il successo formativo".