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Dimissioni Papa: Come lo chiameremo? Cosa indosserà? I dubbi del Vaticano

Mentre Benedetto XVI si prepara alla sua ultima udienza in San Pietro il 27 febbraio, in Vaticano gli esperti si interrogano sugli aspetti pratici di una contemporanea presenza di due Pontefici.
A cura di Antonio Palma
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Dimissioni Papa, come lo chiameremo? Cosa indosserà? I dubbi del Vaticano

Le dimissioni del Papa sono un evento senza precedenti per la Chiesa cattolica moderna e inevitabilmente porteranno con sé molte problematiche fin qui sconosciute al Vaticano. Avere un Papa dimissionario infatti fa crollare tutte quelle consuetudini previste tra la fine di un mandato e l'inizio di quello successivo che in centinaia di anni si erano ormai consolidate, e porta alla luce numerosi dubbi e preoccupazioni. In primis il pericolo di un eventuale influenza sul Conclave che dovrà eleggere il suo successore, ma anche il non secondario problema della doppia e ingombrante presenza di due Pontefici. Se dal punto di vista delle influenze ci si affida alla responsabilità del dimissionario pontefice, molte perplessità ci sono dal punto di vista formale. Per quanto riguarda il conclave infatti come ha assicurato oggi il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, "Benedetto XVI è persona molto discreta e non dirà sicuramente nulla sul processo dell’elezione" quindi "i cardinali saranno autonomi nelle loro decisioni".

Molti dubbi rimangono invece per il dopo elezioni come ha confermato lo stesso Lombardi. Come dovrà essere chiamato Ratzinger? Possono esistere due Santità? Può ritornare ad essere un semplice Cardinale? Questi e molte altre questioni sono ancora aperte e le gerarchie ecclesiastiche sono già a lavoro per discutere la questione. Anche il portavoce vaticano al momento non sa come rispondere alla domanda, "difficilmente lo chiameremo cardinale" ha argomentato Lombardi abbozzando una proposta "Magari vescovo emerito di Roma..".

Altre questioni ancora da definite riguardano  l'abbigliamento di Benedetto XVI, che fine dovranno fare gli abiti attuali con tutti i paramenti sacri e quali dovranno essere quelli successivi? Anche in questo caso risposte certe non ce ne sono, in linea di massima gli "oggetti connessi strettamente con il ministero Petrino, dovranno essere terminati" ha spiegato Lombardi quindi ad esempio l'anello sarà probabilmente «spezzato» dopo il 28 febbraio così come dovrà essere distrutto il suo sigillo.

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