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Dimenticò un bimbo sullo scuolabus: bidella ora rischia il processo

L’episodio risale allo scorso ottobre, quando un’addetta alla sorveglianza dimenticò per ore un bambino di quattro anni sul pulmino di una scuola di Roma: ora la donna rischia di pagare il suo errore con un processo per abbandono di minore.
A cura di S. P.
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È rimasto chiuso in un autobus per diverse ore, da solo, senza che nessuno potesse vederlo e sentirlo: è l’incubo vissuto lo scorso ottobre da un bambino di quattro anni a Roma. Responsabile di aver dimenticato il piccolo sul pulmino sarebbe una’addetta alla sorveglianza che, dopo aver accompagnato tutti gli altri bimbi all’ingresso della scuola materna di Cesano, non avrebbe controllato che nessuno fosse rimasto a bordo dei veicolo. E così lo scuolabus della società Roma Multiservizi era rientrato nel parcheggio aziendale insieme al bambino che, almeno fino a mezzogiorno, nessuno ha notato. Il bambino era sotto choc quando è stato trovato da un’altra accompagnatrice. E ora l’addetta che ha dimenticato il piccolo sul pulmino rischia il processo per abbandono di minore. È stata la mamma del piccolo a denunciare il caso, secondo quanto scrive il quotidiano Il Messaggero.

Abbandono di minore – l pm Elena Neri, titolare del fascicolo, ha firmato per l'assistente dello scuolabus l'avviso di chiusura dell'indagine: per il magistrato la donna “abbandonava il minore all'interno dell'autobus facendolo rimanere solo e incustodito dalle ore 8.45 alle 12 circa quando veniva rinvenuto da una collega. Così cagionando al bambino, a seguito dello spavento, lesioni personali consistite nel bambino di un disturbo post traumatico”. Al bimbo il senso di abbandono e la paura hanno causato un trauma che sta ancora cercando di superare con l'aiuto della mamma e delle maestre. La psicologa, dopo l’episodio del bus, lo ha giudicato guaribile in tre mesi. La mamma ha spiegato che al momento il bambino era apparso tranquillo e che apparentemente non presentava nessun segno di disagio ma che i segni della sofferenza sono emersi nei giorni successivi all’episodio.

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