Dig Awards: vince Gioventù Meloniana, l’inchiesta undercover di Fanpage.it
A Modena sono stati assegnati i Dig Awards, i premi del Dig, il festival del giornalismo investigativo e del reportage che celebra i migliori prodotti audiovisivi selezionati tra oltre 400 candidature provenienti da tutto il mondo. Tra questi ad aggiudicarsi il premio di miglior cortometraggio d’inchiesta è stata Gioventù Meloniana, l’indagine undercover realizzata da Backstair, l’unità investigativa di Fanpage.it.
Il festival, quest’anno intitolato “J’Accuse”, presieduto dal giornalista d’inchiesta Alberto Nerazzini, e giunto alla sua decima edizione, si è aperto con una lectio magistralis della relatrice speciale delle Nazioni unite Francesca Albanese e ha ospitato dal 18 al 22 settembre una lunga rassegna di documentari, riflessioni, interventi, in cui ospiti internazionali si sono confrontati con esperti e giornalisti italiani.
A giudicare le opere in concorso una giuria guidata da Paul Radu, giornalista rumeno co-fondatore e responsabile dell’innovazione dell’Organized Crime and Corruption Reporting Project (Occrp), che così ha motivato il premio assegnato ai giornalisti di Backstair Luigi Scarano, Selena Frasson e Cristiana Mastronicola e al videomaker Arsenio Imperioso: “Nella categoria con più diversità del festival sono rappresentati tutti i tipi di racconto breve. Il vincitore di quest’anno, Gioventù Meloniana, spicca per la sua capacità decisiva di documentare qualcosa che era stata a lungo negata, la pistola fumante davanti ai nostri occhi: la ripulitura dei gruppi di estrema destra. La potenza di questo lavoro risiede nella documentazione visiva ottenuta attraverso un egregio lavoro sotto copertura, uno scandalo che ha raggiunto i livelli apicali della politica italiana.”
Concorrevano con Gioventù Meloniana, nella categoria Short, "Tiktok And People Smugglers", prodotta dalla rete televisiva francese Arte, "The Taxi Rapes", documentario della Svt, la televisione pubblica svedese, "How Hamas Planned And Made Its October 7 Attack On Israel", pubblicato da Le Monde, e "The North Koreans Behind The World’s Seafood", dell'unità investigativa indipendente statunitense The Outlaw Ocean Project.
Ad aggiudicarsi gli altri premi sono stati nella categoria Audio e Podcast "Bloodlines" di Poonam Taneja per Bbc Asian Network, Bbc Sounds & Cbc Podcasts: storie di bambini scomparsi a Londra che vengono portati nei campi di addestramento dello Stato Islamico, per diventare nuovi adepti del Califfato; nella categoria Investigative Medium "With Every Breath", di Liz Moughon per ProPublica, Pittsburgh Post-Gazette, che racconta la vicenda medica di tre persone portando alla luce i malfunzionamenti del popolare macchinario Respironics; per la sezione Reportage Medium “Gaza 101: Emergency Rescue”, sul dramma vissuto dai coraggiosi medici della Palestinian Red Crescent Society, diretto da Mohamed Ibrahim per Bbc News Arabic; "Lebanon, The Heist Of The Century", di ARTE nella categoria Reportage Long, che svela i meccanismi dietro al crollo economico e finanziario di uno dei paesi chiave per garantire la stabilità in Medio Oriente; tra gli Investigative Long "Syria: Addicted To Captagon", prodotto da BBC Eye Investigations, che svela i legami tra un narco-impero multimiliardario e membri di spicco della famiglia del presidente e delle Forze Armate siriane.
Infine, il Dig Pitch, un premio di produzione di 15mila euro al migliore fra dieci progetti di inchiesta e che è intitolato alla memoria di Matteo Scanni, co-fondatore di Dig, ha visto trionfare il progetto "The Diplomat".