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Difficoltà respiratorie e febbre alta, bimbo di 10 mesi muore a Natale a Piacenza: via all’autopsia

Sarà disposta l’autopsia sul corpo di un bimbo di 10 mesi morto la notte di Natale all’ospedale di Piacenza, dove era arrivato con febbre alta e difficoltà respiratorie. Il papà: “Il nostro piccolo è già in cielo”.
A cura di Ida Artiaco
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Lutto a Piacenza, dove la notte di Natale è morto un bambino di soli 10 mesi è morto all'ospedale Guglielmo da Saliceto. Come come ha riferito il papà del piccolo al quotidiano Il Piacenza, è stata disposta l'autopsia per chiarire le cause del decesso.

La famiglia aveva portato il piccolo al pronto soccorso la notte di Natale visto che manifestava febbre alta e difficoltà a respirare. Insieme alla mamma e al papà anche il fratellino e la sorellina di poco più grandi. I medici lo hanno visitato e poco dopo ricoverato, ma le sue condizioni sono precipitate nel corso delle ore fino a quando non ne è stata dichiarata la morte.

"Abbiamo la certezza – ha detto il padre al quotidiano Il Piacenza – che il nostro bambino è già in cielo, fra le braccia della Madonna, e questo ci dà forza, coraggio e speranza", aggiungendo che "è stata disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso. Mostrava segni di grande spossatezza, respiro affannoso ma senza febbre. Per questo abbiamo contattato la pediatra che ci ha consigliato di portarlo all’ospedale".

Poi il tragico epilogo dopo il manifestarsi di uno scompenso respiratorio. Nonostante i tentativi dei sanitari di rianimarlo, il cuore del piccolo ha smesso di battere. "Siamo una famiglia dai forti valori cristiani crediamo nella vita eterna e stiamo cercando di appoggiarci alla Chiesa, a Dio, nella preghiera e con il sostegno dei familiari e degli amici", ha concluso il papà. Il funerale dovrebbe tenersi giovedì 28 nella chiesa della Santissima Trinità alle 15.

In serata, è arrivata anche una nota dell'Ausl di Piacenza in cui si precisa che "gli ulteriori accertamenti successivi all'evento hanno permesso di confermare che si tratta probabilmente di un arresto cardiaco dovuto a una malformazione congenita. Sono quindi assolutamente da escludere, come cause del decesso, la polmonite o altri problemi respiratori di natura infettiva".

"I genitori – viene spiegato nel comunicato – erano ricorsi alle cure sanitarie del reparto di Pediatria per problemi respiratori. I sanitari hanno immediatamente avviato le cure previste, tra cui la somministrazione di ossigeno ad alti flussi. I parametri respiratori sono inizialmente migliorati ma dopo qualche ora è subentrato un inatteso e repentino peggioramento delle condizioni cliniche e quindi il successivo arresto cardiaco".

A questo punto, prosegue l'Ausl piacentina, "i professionisti della Pediatria, insieme ai colleghi della Rianimazione, hanno avviato le manovre di rianimazione cardio polmonare che sono state proseguite a lungo ma purtroppo il cuore del piccolo non è più ripartito. Gli ulteriori accertamenti successivi all'evento hanno permesso di confermare che si tratta probabilmente di un arresto cardiaco dovuto a una malformazione congenita. Sono quindi assolutamente da escludere, come cause del decesso, la polmonite o altri problemi respiratori di natura infettiva". Quindi, conclude la nota, "tutti i professionisti della Pediatria e i colleghi della Rianimazione, profondamente dispiaciuti per l'accaduto, hanno subito supportato la famiglia, alla quale vanno anche le condoglianze e la vicinanza di tutta la direzione aziendale"

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