video suggerito
video suggerito

Difende una donna durante una rapina ma l’aggressore lo accoltella: Giacomo muore a 26 anni, ferito l’amico

Tragedia a Mestre, dove un ragazzo di 26 anni, Giacomo Gobbato, è morto dopo aver provato a difendere una donna da un tentativo di rapina. L’aggressore ha accoltellato lui e un amico che è rimasto ferito: “Questo per noi è il tempo del dolore”.
A cura di Ida Artiaco
1.253 CONDIVISIONI
Giacomo Gobbato (Facebook).
Giacomo Gobbato (Facebook).

Ha provato a difendere una donna durante un tentativo di rapina ma è stato colpito dal malvivente con un coltello e per lui non c'è stato nulla da fare. È morto a soli 26 anni Giacomo Gobbato, di Mestre: l'aggressione si è verificata ieri sera proprio nella città della terraferma veneziana. Stando a quanto riferito dalle forze dell'ordine, l'aggressore, di origini straniere, è stato sottoposto a fermo con l'accusa di omicidio. Un altro ragazzo, amico della vittima, è rimasto ferito e si trova al momento ricoverato in ospedale.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'episodio si è verificato ieri intorno alle 23.30 nel centrale Corso del Popolo. I due giovani hanno cercato di fermare il rapinatore che aveva aggredito la donna, il quale ha estratto un coltello e ha colpito entrambi. A lanciare l'allarme sono stati i residenti della zona, allertati dalle urla delle vittime. Sul posto sono intervenuti gli operatori del Suem 118, ai quali Gobbato è subito apparso in gravissime condizioni, ed è deceduto dopo il trasporto d'urgenza all'ospedale dell'Angelo.

L'altro aggredito avrebbe riportato ferite alle gambe ma non sarebbe in pericolo di vita. Gobbatom che era un tatuatore e un musicista, e l'altro ferito frequentavano il centro sociale "Rivolta" di Marghera, che su Facebook ha pubblicato un lungo messaggio: "Questa notte due nostri compagni sono stati accoltellati mentre difendevano una donna che stava subendo una rapina. Uno ha riportato gravi ferite ed uno ha perso la vita. Questo per noi è il tempo del dolore. Troppo dolore, un dolore che toglie le parole. Quello che pensiamo, tutto quello che proviamo, troveremo il modo di dirlo. A breve. Ora diciamo solo che esigiamo di non essere usat3 da chi semina odio. C'è un colpevole. È una persona, una singola. Non importa dove sia nato o di che colore abbia la pelle. E tutto questo succede in una città abbandonata da anni a se stessa. Non accettiamo strumentalizzazioni. E non le accettiamo per Giacomo che sarà sempre con tutt3 noi e per Sebastiano che è con il cuore a pezzi. A Giacomo, che nella sua giovane vita ha sempre lottato per una società inclusiva, multiculturale, antirazzista lo dobbiamo. Ciao Giacomo sarai sempre con noi".

Su quanto successo è intervenuto anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che in una nota ha scritto: "A nome mio e di tutta la città, esprimo le più sentite condoglianze ai familiari e agli amici di Giacomo Gobbato, che ieri notte ha perso la vita tentando generosamente di sventare una rapina. Questo è il momento del cordoglio e del dolore. Non ci sono parole". Brugnaro ha espresso "massima fiducia nelle forze dell'ordine e negli inquirenti, che hanno già fermato il soggetto e stanno conducendo le indagini per ricostruire i fatti. Ci sarà tempo per esperire la mia amarezza e le mie convinzioni".

1.253 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views