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Covid 19

Diego, colpito dal Covid a gennaio: i sintomi tornano dopo tre mesi e lo uccidono

È stata disposta l’autopsia per chiarire le cause della morte di Diego Salvador, 54 anni, della provincia di Padova. La moglie ha raccontato della malattia a dicembre, poi della guarigione, e poi del ritorno drammatico dei sintomi, soprattutto a livello respiratorio. Diego si è aggravato e giovedì è morto in ospedale.
A cura di Giorgio Scura
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Sembrava che stesse meglio, era anche tornato negativo. Poi, dopo tre mesi, ecco il ritorno dei sintomi, e il Covid questa volta non lascia scampo. È morto così, a 54 anni, Diego Salvador, di San Martino di Lupari, in provincia di Padova. Dallo scorso 10 marzo era stato ricoverato a Padova, domenica scorsa aveva compiuto gli anni, ma non c'era stato modo di fare nemmeno una video telefonata. Era troppo debilitato e giovedì è morto.

Un decesso che desta molti dubbi, anche se Salvador era affetto da una malattia del sangue da anni, che però – secondo quanto ha detto la moglie Giulia Fantinato – riusciva a controllare tranquillamente con i farmaci. Sul corpo dell'uomo, che lascia oltre alla moglie anche due figli, Arianna di 20 anni e Thomas di 26, è stata disposta l'autopsia.

"Lo scorso gennaio Diego aveva avuto il coronavirus e lo aveva superato. Era negativo, ma il virus aveva lasciato delle conseguenze, soprattutto a livello respiratorio. Lui aveva una patologia legata al sangue. Gli era stata diagnosticata sei anni fa. La teneva però sotto controllo con i farmaci, si riguardava, conduceva una vita normalissima. C’è stato quindi un primo ricovero all’ospedale di Cittadella – ha detto la moglie al Gazzettino – . Si sono poi ripresentati i sintomi tant’è che il 10 marzo c’è stato il secondo ricovero ma in pneumologia a Padova. Unica soluzione alla fine quella del trapianto di polmone, ma la sua situazione era tale per cui non sarebbe riuscito ad affrontarlo. Siamo riusciti ad andarlo a salutare per l’ultima volta. Una decina di minuti a testa, almeno questo. Domenica scorsa ha compiuto gli anni e volevamo fargli una sorpresa con una videochiamata, ma non è stato possibile".

Diego era molto appassionato di calcio ed era dirigente accompagnatore della local società del Fratte Rondinelle, dove giocava anche il figlio Thomas, e dove tutti lo ricordano come un socio molto attivo, disponibile e ben voluto.

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