Dicono di uscire a fumare e lasciano la borsa sul tavolo, ma è vuota: così scappano dai ristoranti senza pagare

È stata soprannominata "la truffa della borsetta": è quella messa in atto a Bari e dintorni da una banda che opera ai danni dei locali della zona. I tre di cui non si conosce l'identità sono stati più volte ripresi dalle telecamere di videosorveglianza. Sono soliti recarsi in ristoranti rinomati e conosciuti, senza però pagare il conto dopo aver abbondantemente mangiato.
Il trucchetto è lo stesso, si è già ripetuto diverse volte: la combriccola prenota, arriva al locale, si siede, mangia e poi scappa via con un tranello. La loro strategia, infatti, prevede sempre la stessa mossa: lasciano una borsetta sul tavolo come "garanzia". Fanno credere di allontanarsi solo momentaneamente, dicono di uscire per fumare una sigaretta e invece scappano a gambe levate, lasciando debiti per centinaia di euro dopo aver mangiato pesce fresco e vevuto vini costosi.
Pomeriggio Cinque ha raccolto la testimonianza di Sara Palmisano, che lavora come cassiera di uno degli ultimi ristoranti presi di mira dalla banda in circolazione. I tre continuano a mettere in atto indisturbati la propria truffa. Qui i tre hanno speso 380 euro, conto mai saldato. "Ero in cassa, ho visto i due signori allontanarsi per fumare una sigaretta e al seguito la signora. All'improvviso li ho visti scappare e ho avvertito immediatamente i titolari, ma purtroppo le auto sono più veloci degli uomini. Li invito a tornare. Dobbiamo innanzitutto tutelare la categoria di ristoratori e poi è comunque una mancanza di rispetto per chi lavora onestamente da anni come i titolari di questo ristorante" ha detto ai microfoni del programma di Canale 5.