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Di nuovo a scuola le ragazze di Brindisi, al posto di Melissa c’è suo padre

Stamane la prima campanella del nuovo anno scolastico anche per la Morvillo-Falcone, la scuola teatro del terribile attentato dello scorso 19 maggio a Brindisi. Tra gli alunni c’è Veronica Capodieci, la più grave delle sei. Novità sul fronte delle indagini.
A cura di Susanna Picone
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Stamane la prima campanella del nuovo anno scolastico anche per la Morvillo-Falcone, la scuola teatro del terribile attentato dello scorso 19 maggio a Brindisi. Tra gli alunni c’è Veronica Capodieci, la più grave delle sei. Novità sul fronte delle indagini.

Ci sono tutte le ragazze vittime dell’attentato preparato da Giovanni Vantaggiato lo scorso 19 maggio a Brindisi. Mettono da parte la paura e come tutte le loro colleghe nelle altre scuole italiane riprendono con un nuovo anno. Stamane sono arrivate da Mesagne fino alla Morvillo-Falcone: sono Vanessa, Selena, Sabrina, Azzurra e anche Veronica, la più grave di loro che per molto tempo ha lottato tra la vita e la morte. I loro compagni le hanno accolte con calore, con un applauso e con lunghi abbracci, necessari per ritornare a vivere una vita normale. Alcuni di loro hanno portato dei fiori in onore di Melissa Bassi, la sedicenne che invece oggi non può ritornare a scuola perché quel giorno fu uccisa dalle bombe. Al suo posto, per partecipare alle piccole cerimonie organizzate oggi, c’è Massimo Bassi, il suo papà: “Sento una grande emozione, un’emozione fortissima, è troppo triste”, le parole dell’uomo che con voce rotta ha spiegato di essere lì per Melissa. Massimo Bassi ha affermato di sentire la vicinanza delle altre ragazze e di augurarsi che possano andare a scuola come hanno sempre fatto, “per Melissa, solo per Melissa”.

Stop alle indagini, Vantaggiato è l’unico colpevole? – Intanto, mentre le ragazze colpite provano a ricominciare col sostegno di tutti, si va verso la chiusura delle indagini sul caso che vede in galera l’imprenditore di Copertino Giovanni Vantaggiato. Fu lui a organizzare l’attentato di Brindisi e, a quanto pare, non fu aiutato da nessuno. In questi mesi si è indagato in ogni direzione ma non è emersa nessuna traccia. La Direzione distrettuale antimafia di Lecce si appresta dunque a notificare l’avviso di conclusione delle indagini dove appunto viene confermata l’ipotesi investigativa che l’unico colpevole della morte di Melissa e del grave ferimento delle altre ragazze fu Giovanni Vantaggiato. Solo lui e nessun altro responsabile dunque. Lui stesso, nel corso degli interrogatori, ha sempre detto di aver agito da solo, per vendetta contro una giustizia che riteneva ingiusta. L’ipotesi di accusa per l’imprenditore di Copertino resta quella di strage con finalità terroristiche.

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