“Devo tornare a derubare i turisti in spiaggia”, foglio di via dalla Riviera romagnola per Baby Gang
Una frase dal significato inequivocabile quella pronunciata rapper milanese Baby Gang che gli è costata il figlio via dalla Riviera Romagnola: "Ancora una volta per per cause che non dipendono da me il live è stato annullato – ha scritto qualche giorno fa il rapper – questo vuol dire che da oggi in poi tornerò a zanzare (derubare, ndr) i turisti in spiaggia a Riccione perché altrimenti non vado avanti. Non sto scherzando".
Il Daspo a Milano e il concerto annullato
Il riferimento è al concerto, il secondo, previsto per la scorsa domenica in un noto locale di Riccione e poi annullato. Nella stessa serata gruppi di giovanissimi hanno vandalizzato la città danneggiando auto e vetrine di negozi, secondo le forze dell'ordine proprio in seguito alla notizia del live annullato. Ma mentre si indaga sull'accaduto per capire chi abbia partecipato al raid vandalico, il questore di Rimini Francesco De Cicco ha firmato il provvedimento nei confronti del 2oenne Zaccaria Mohuib, questo il vero nome di Baby Gang, che ora non potrà entrare nei comuni di Rimini, Riccione, Cattolica, Misano Adriatico e Bellaria-Igea Marina per tre anni. Il foglio di via arriva dopo il Daspo della durata di 2 anni per il rapper che non potrà entrare né avvicinarsi "ai locali di pubblico trattenimento e ai negozi che vendono alimenti e bevande" che si trovano nella città di Milano.
Certi comportamenti non saranno più tollerati
Anche se "molti cittadini penseranno che un foglio di via sia poco" e che "risolve solo in parte il problema", il foglio di via nei confronti di Baby Gang è il segnali che "certi comportamenti non saranno più tollerati". Così la sindaca di Riccione, Renata Tosi, per la quale si tratta di un "segnale necessario per dire chiaramente che a Riccione, come in tutti gli altri Comuni italiani, certi comportamenti non possono essere tollerati, certe affermazioni offendono le persone, da noi si viene per stare in pace non per devastare tutto e rubare. O annunciare di voler commettere dei reati". Gli amministratori e le istituzioni, prosegue la prima
cittadina, sono "dalla parte della legge e della sua applicazione, anche e soprattutto quando questa avviene nei giusti gradi".