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Detenuto 60enne cerca di sottrarre la pistola al poliziotto in ospedale a Foggia: panico tra i pazienti

Un detenuto 60enne ha cercato di appropriarsi della pistola di un poliziotto della penitenziaria che lo aveva accompagnato in ospedale a Foggia per alcune visite. L’uomo è stato bloccato e nessuno è rimasto ferito.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un detenuto trasportato in ospedale dalla polizia penitenziaria per una visita medica a Foggia avrebbe tentato di aggredire uno degli agenti che lo scortava nel tentativo di sottrargli la pistola. Il poliziotto si sarebbe accorto subito di quanto stava accadendo e insieme ai colleghi è riuscito a bloccare il detenuto.

Nessuno è rimasto ferito e l'uomo è stato ricondotto in carcere a Foggia. L'uomo si trova in galera per scontare una pena per omicidio e sequestro di persona. In ospedale sono intervenute anche le volanti della polizia.

L'episodio si è verificato nella serata del 21 gennaio presso il Policlinico di Foggia. L'uomo che ha cercato di rubare la pistola sarebbe un 60enne originario del Tarantino. Il tutto si è verificato in una stanza del pronto soccorso dove, al momento del fatto, vi erano solo il detenuto e gli agenti che lo accompagnavano con medici e infermieri.

Nonostante questo, qualche paziente, sentendo la concitazione del momento e il suono delle sirene, si è preoccupato. Nell'ospedale vi sono stati attimi di panico e i degenti sono stati tranquillizzati poco dopo dal personale medico e dai poliziotti.

Il detenuto è stato riportato in breve tempo in carcere e poche ore dopo il personale medico e le forze dell'ordine sono riusciti a ristabilire l'ordine in reparto, riportando la situazione alla normalità. Nessuna conseguenza neppure per gli agenti, che sono riusciti a bloccare il detenuto prima che quest'ultimo potesse mettere le mani sulla pistola.

Tra la polizia penitenziaria e il 60enne c'è stata una breve colluttazione che non ha causato in alcun modo ferite al detenuto o agli agenti che lo avevano accompagnato in ospedale. Incolumi anche i medici e gli infermieri che hanno assistito all'aggressione da parte del 60enne, poi condotto nuovamente in carcere.

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