Detenuti, poveri e rifugiati: chi sono i 40 amici che aspettano papa Francesco a Santa Maria Maggiore

Dopo i funerali solenni in una piazza San Pietro stracolma di fedeli, la bara di papa Francesco viene portata in corteo verso la Basilica di Santa Maria Maggiore, quella dove Bergoglio ha deciso di voler essere sepolto. Una Basilica tanto amata dal defunto Papa: arriverà lì attraversando Roma e ad accoglierlo troverà 40 “amici”, persone che Bergoglio aveva conosciuto durante la sua vita.
Quaranta persone – ognuno avrà una rosa bianca con sé – tra i più bisognosi, quelli che papa Francesco ha sempre voluto vicino durante il suo Pontificato. Tra loro, in particolare, ci sono dieci rifugiati che sono stati scelti tra gli ospiti dei centri della Caritas diocesana. Nel gruppo poi anche detenuti, persone senza fissa dimora, famiglie in difficoltà, donne vittime di tratta, tutti accompagnati da diverse associazioni laiche e religiose.
I 40 amici del Papa sono arrivati in mattinata e stanno aspettando all’interno della basilica l’arrivo del corteo funebre. Ci sono anche tantissimi fedeli in attesa del feretro del Papa davanti a Santa Maria Maggiore, dove ci sarà la tumulazione, evento che avverrà in forma strettamente privata. Anche da Santa Maria Maggiore questa mattina in molti hanno seguito i funerali celebrati dal cardinale Giovanni Battista Re sui maxi schermi posti all'esterno della Basilica.
"Tra i poveri e bisognosi invitati a rendere l'ultimo omaggio a Papa Francesco prima della sua sepoltura a Santa Maria Maggiore, sono presenti alcuni senza dimora, che grazie alla Comunità di Sant'Egidio ora hanno una casa. Alcuni in condomini protetti e convivenze solidali, altri a Palazzo Migliori, l'edificio a due passi dal colonnato di San Pietro che Papa Francesco ha affidato a Sant'Egidio per accogliere i senza dimora che gravitano nella zona di San Pietro. Antonino, Giovanni, Giuseppe, Ugo e Mircea hanno avuto occasione, negli anni passati, di incontrare Papa Francesco e lo ricordano con grande affetto", fa sapere la Comunità di Sant'Egidio.

La lunga omelia del Decano del collegio cardinalizio è stata interrotta in più punti da applausi della folla riunita sul sagrato della Basilica di San Pietro per i funerali del Pontefice. Tanti applausi quando il cardinale ha ricordato proprio la predilezione di Francesco per i migranti e la loro sorte. "Innumerevoli sono i suoi gesti e le sue esortazioni in favore dei rifugiati e dei profughi – ha detto Re – costante è stata anche l'insistenza nell'operare a favore dei poveri. È significativo – ha aggiunto – che il primo viaggio di Papa Francesco sia stato quello a Lampedusa, isola simbolo del dramma dell'emigrazione con migliaia di persone annegate in mare”.