I detenuti italiani potranno restare 8 ore fuori dalla cella

Dal prossimo primo aprile i detenuti italiani passeranno dalle attuali due alle otto ore fuori dalla cella. Il cambiamento nel regime di detenzione attualmente in vigore, a prescindere dal reato commesso, è annunciato dal ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, oggi intervenuta al convegno promosso a Milano dalla Sesta Opera San Fedele su "Più sicurezza, più gratuità, meno carcere". "Lavoriamo sul regime di detenzione – ha spiegato Cancellieri -, prima il detenuto aveva solo due ore di libertà, indipendentemente dal tipo di reato. La cosa importante è che escano,il punto forte è il lavoro". Il cambiamento riguarderà l'80% dei detenuti che dovranno essere messi in condizione di lavorare e svolgere attività sportive e culturali per sviluppare un percorso di rieducazione per consentire loro di "uscire dal carcere migliori di come sono entrati". Ciò, evidentemente, aspettando il provvedimento di amnistia e indulto che sarà discusso entro la fine dell'anno dal Parlamento.

Proprio ieri è stata una giornata di ordinaria tensione nelle carceri italiane. In particolare a Taranto, dove circa 200 detenuti ieri sera hanno protestato con la "battitura", ovvero battendo le pentole contro le inferriate delle celle e gettando nei corridoi alcuni oggetti. Obiettivo: manifestare il disagio rispetto alle condizioni di vita nel carcere di Taranto, dove il numero dei reclusi supera più del doppio la capienza massima. E sempre in serata, ma a Pesaro, un detenuto ha tentato il suicidio procurandosi ferite piuttosto profonde che hanno reso necessario il ricovero in ospedale. Una volta arrivato al pronto soccorso, riferisce il Sindacato di Polizia penitenziaria, l'uomo ha aggredito i tre agenti di scorta, che hanno riportato contusioni guaribili in sette giorni.