Dentro al bunker antiatomico più grande d’Italia: i segreti dell’ex base Nato
Ad Affi, in provincia di Verona, c'è il più grande bunker antiatomico d'Italia. Il Comandante in pensione, Gerardino De Meo, mentre ci accompagna nella gola della montagna ci racconta la storia della struttura: "Resa attiva nel 1960 questo impianto era un bunker che ospitava mediamente duecento persone, e in caso di esercitazione militare arrivava anche a seicento, settecento persone. Fu sempre considerato un fiore all'occhiello dell'ingegneria militare perché di quei tempi, era munito di un impianto di telecomunicazione di prima categoria. Impossibile da intercettare decriptare qualsiasi tipo di comunicazione venisse emessa da qua dentro".
Il vero nome del bunker è West Star, ma come spiega il Comandate, "per tutti noi era il buco". "Non potevamo rivelare a nessuno il vero di questo bunker e nei corridoi bisognava parlare sottovoce per evitare fughe di notizie, o peggio ancora di notizie classificate", ci racconta.
Il bunker antiatomico avrebbe bisogno di essere ripristinato. È questo l'auspicio del sindaco Marco Sega, attualmente l'amministrazione è infatti la proprietaria del bene: "Bisognerebbe restaurarlo e fare di questo posto un museo a cielo aperto. Dentro qui devono venirci i visitatori, non le persone per scappare dalle bombe". Ovviamente, per restaurare un impianto militare del genere servirebbero fondi che attualmente il comune non dispone: "L'amministrazione vuole aprire ai cittadini di Affi e a tutti i cittadini italiani un museo a cielo aperto, ma ci serviranno fondi. Speriamo che i politici ci aiutino".